Occhialeria in lutto, è morto Cannicci

Per anni aveva guidato la Sover, l’azienda di famiglia. Lorraine Berton (Sipao): «Un uomo di grande spessore»
Paolo Cannicci patron della Sover di Soverzene
Paolo Cannicci patron della Sover di Soverzene

SOVERZENE. L’occhialeria bellunese perde uno dei suoi protagonisti: Vittorio Cannicci, già amministratore delegato della Sover e storica figura dell’imprenditoria bellunese, si è spento ieri a 61 anni. Nato a Parma, Cannicci si era trasferito in provincia ancora giovanissimo. Dopo gli studi era entrato subito nell’azienda di famiglia: la Sover, fondata a Soverzene nel 1962, per la produzione di occhiali. La ditta era sorta nella vecchia zona industriale del paese, al tempo del sindaco Camillo Burigo, e negli anni aveva dato lavoro a decine di persone del posto e delle zone limitrofe. Tante erano le collaborazioni importanti, tra cui quella con la prestigiosa griffe Alviero Martini, prodotta negli anni 2000, ma anche Mariella Burani e Baldinini. Ma purtroppo una crisi finanziaria ha costretto anche la Sover a chiudere i suoi stabilimenti nell’estate del 2012.

La notizia della scomparsa di Cannicci ha lasciato un profondo cordoglio nel mondo dell’occhialeria come esprime la presidente di Sipao, Lorraine Berton, a nome dell’intera sezione di Confindustria Belluno Dolomiti. «Siamo vicini alla moglie, alle figlie, al fratello Paolo, alla sorella Giovanna e a tutta la famiglia dell’amico Vittorio – afferma Berton – al quale mi legava un sentimento di stima e di amicizia, costruito e consolidato negli anni. Con lui e il fratello Paolo, tutta la sezione ha condiviso esperienze e momenti significativi in molte missioni commerciali all’estero, che ci vedevano impegnati a promuovere l’eccellenza dei nostri prodotti in tutto il mondo. Vittorio è stata una persona di grande spessore umano e professionale, nonché un punto di riferimento per il mondo dell’occhialeria».

Nella sua carriera di imprenditore aveva contribuito a organizzare moltissime missioni commerciali e collettive in diversi Paesi del mondo, mettendo a servizio dei colleghi la sua esperienza e la sua professionalità. Per il fratello Paolo, Vittorio è «partito per la sua ultima missione».

Cordoglio anche da parte dell'amministrazione comunale per una figura che ha dato tanto a Soverzene: «In questo momento sono vicina ai suoi familiari», dice il sindaco Sabrina Graziani, «anche a nome di tutti i miei concittadini per un imprenditore che ha avuto con Soverzene un grande legame a cui va tutta la nostra riconoscenza. Come amministratore, purtroppo ho avuto con lui pochi contatti, perché la ditta era già in fase di smantellamento nei mesi successivi alla mia elezione a sindaco. All'epoca ho fatto il possibile per vedere se ci fosse qualche possibilità per scongiurare una chiusura che ha privato dell’impiego molte persone (55 all'epoca), ma non vi erano le possibilità. Tantissime persone di Soverzene e dintorni hanno lavorato alla Sover: per questo rimane una grande stima».

Enrico De Col

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