Occhialeria, stato di agitazione

Sindacati e Anfao non trovano l’accordo sul rinnovo del contratto di lavoro
Assemblee sindacali alla Safilo di Longarone dopo l'annuncio della proprietà olandese di 100 prossimi licenziamenti negli stabilimenti del gruppo. colferai, Brancher, Da Lan
Assemblee sindacali alla Safilo di Longarone dopo l'annuncio della proprietà olandese di 100 prossimi licenziamenti negli stabilimenti del gruppo. colferai, Brancher, Da Lan

BELLUNO. Stato di agitazione con sospensione del lavoro straordinario e della flessibilità positiva per i 16 mila addetti dell’occhialeria (di cui 11 mila solo nel Bellunese) per il mancato rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2012. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno indetto le assemblee informative coi lavoratori e hanno convocato un incontro di tutti i delegati del settore per il 7 novembre prossimo a Belluno.

«Sono trascorsi 10 mesi da quando il contratto collettivo nazionale dell’occhialeria è scaduto e da allora significativi passi in avanti nella trattativa con Anfao non ne sono stati fatti», precisa Giuseppe Colferai della Filctgem che elenca i punti clou del negoziato su cui non si riesce a trovare la quadra: orario di lavoro, salario, modifica dei provvedimenti disciplinari. Nell’ultimo incontro avvenuto martedì scorso «Anfao ha dato risposte che non hanno portato a nessun tipo di avanzamento non solo sulla parte normativa ma anche economica: la proposta di 115 euro di aumento per noi è insufficiente considerando che la piattaforma parla di 140 euro. Speriamo che la situazione possa sbloccarsi l’8 novembre quando ci sarà l’ennesimo vertice sul rinnovo», precisa ancora Colferai.

I sindacati poi contestano ad Anfao la volontà di riproporre una modifica all’articolo contrattuale che riguarda i provvedimenti disciplinari. «Su tale argomento abbiamo espresso le nostre riserve non ritenendo questo punto una priorità per il settore. I problemi sono ben altri, tuttavia abbiamo deciso di sottoporre la questione al giudizio tecnico di un gruppo di avvocati», conclude Nicola Brancher della Femca Cisl. Tutto rinviato quindi a novembre. (p.d.a.)

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