«Ode alla Tipografia»: Neruda e Tallone rivivono con Colophon
Domani la presentazione della ristampa del libro con gli interventi di Maurizio Nocera e Silvio Antiga

Il poeta Pablo Neruda
Il poeta, lo stampatore. Lo studioso, l'imprenditore dell'arte tipografica. I quattro punti cardinali attraverso i quali passa il nuovo appuntamento delle edizioni Colophon sono proprio questi: Pablo Neruda, il Poeta - di cui è difficile dire ancora qualcosa se non, appunto, quello che è stato: "Il" poeta; Enrico Tallone (figlio di Alberto, amico e stampatore di Neruda, nonché fondatore della più famosa tipografia pura italiana, con sede ad Alpignano); Maurizio Nocera, docente di Antropologia Culturale all'Università del Salento e storico dell'arte tipografica; Silvio Antiga, imprenditore di successo nel campo della tipografia. Antiga è anche fondatore-presidente della Tipoteca Italiana Fondazione: il più importante museo del carattere tipografico oggi esistente nel nostro Paese. Saranno questi i protagonisti del primo appuntamento del nuovo anno ospitato dalla Colophon di Egidio Fiorin: la presentazione della riedizione di "Ode alla Tipografia" di Pablo Neruda, di scena, domani pomeriggio, alle 17.30, nella sede di via Torricelle 1 a Belluno. Difficile avere riuniti, in un solo momento e in un solo luogo, tanti testimoni e protagonisti della storia dell'arte tipografica italiana: è proprio Maurizio Nocera, infatti, ad avere firmato per il quadrimestrale della Colophon un articolo che ricostruisce le tappe dell'amicizia che legò Pablo Neruda ad Alberto Tallone - che fu, secondo lo studioso, «in assoluto, il più grande stampatore puro del Novecento, colui che ha saputo riprendere la tradizione italiana dei grandi stampatori dei secoli precedenti, Aldo Manuzio e Giambattista Bodoni». Questo rapporto di amicizia, nato concretamente nel 1962, è ben testimoniato non solo dal numero di edizioni che Neruda ha dato a Tallone, ma esplicitato anche da una sua formale dichiarazione nella quale afferma: «Nella mia vita, non avrei mai immaginato tanto onore nel vedere un cammino così alto ai miei libri». Ed è proprio per ricordare questo rapporto di amicizia che, nel 1983, vide le stampe "Ode alla Tipografia": quando il poeta e il suo stampatore erano già morti, questo libro, divenuto presto una leggenda e ormai pezzo ambito dell'antiquariato librario, fu composto dai fratelli Aldo ed Enrico Tallone in ricordo del Poeta e a memoria del proprio padre. Così scriveva Pablo Neruda in questo poema: «Lettere,/ continuate a cadere/ come pioggia necessaria/ sulla mia strada./ Lettere di tutto/ ciò che vive/ e che muore,/ lettere di luce, di luna,/ di silenzio,/ d'acqua,/ vi amo,/ e in voi/ raccolgo/ non solo il pensiero,/ e il combattimento,/ ma i vostri vestiti,/ i sensi/ e i suoni:/ A/ di gloriosa avena,/ T/ di trigo [frumento] e di torre/ e M/ come il tuo nome/ di mela». E, nonostante, quando i versi vennero scritti, l'incontro con lo stampatore fosse ancora lontano a venire, proprio in "Ode alla Tipografia" gli rende omaggio esplicito: dove A e T si riferiscono alle iniziali del futuro amico, mentre M allude all'amata Matilde. La ristampa di questa opera che ha fatto storia è, insomma, un evento di primo piano: l'appuntamento di Colophon apre le porte alla grande letteratura e alla grande tradizione tipografica italiana.
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