Oggi il “Click day del 6000 campanili: sindaci preoccupati

BELLUNO. Una competizione difficile, resa ancora più ardua dalle croniche difficoltà della montagna. Per i sindaci bellunesi ritorna l’avventura del “click day” imposto dal decreto 6000 campanili che...

BELLUNO. Una competizione difficile, resa ancora più ardua dalle croniche difficoltà della montagna. Per i sindaci bellunesi ritorna l’avventura del “click day” imposto dal decreto 6000 campanili che è stato riproposto anche quest’anno. Ad annunciarlo, proprio a Belluno, era stato l’allora ministro Maurizio Lupi. Un metodo di assegnazione di contributi pubblici molto contestato ma che, allo stesso tempo, è in grado di dare in tempi veloci ossigeno ai Comuni.

È proprio la velocità il criterio con il quale verranno assegnati i contributi del decreto 6000 campanili. Stamattina, a partire dalle 9, i Comuni sono invitati a spedire via posta elettronica certificata la richiesta di finanziamento per progetti già pronti. A differenza del passato basterà inviare le delibere di approvazione e non l’intero progetto, un dettaglio che renderà ancora più ardua la competizione. Il peso, in termini di byte, dei progetti aveva in passato rallentato l’invio delle comunicazioni al ministero che eroga i fondi in base all’ordine di arrivo delle richieste.

Chi in passato ha avuto successo, come Ospitale di Cadore, ora insegna i “trucchi del mestiere” agli altri. «Il tecnico ha fatto le prove di invio nel pomeriggio» ha spiegato ieri il sindaco di San Nicolò Comelico Giancarlo Ianese, «speriamo che vada tutto bene. Il nostro progetto prevede un fabbricato da ristrutturare».

Qualche altro Comune è invece incappato in problemi tecnici in mattinata con il gestore di posta elettronica che offre il servizio di pec alla maggior parte degli enti pubblici. Un problema che nel pomeriggio sembra essersi risolto con sollievo dei sindaci che già devono fare i conti con una linea internet non sempre all’altezza di quella di pianura. «Siamo penalizzati» spiega Sabrina Graziani, sindaco di Soverzene, «nel nostro municipio c’è la banda larga ma per esempio in paese no. Eppure siamo stati tra i primi ad avere la fibra ottica». Soverzene punta sui contributi statali per completare la regimazione del Gallina. È invece orientato alla ristrutturazione del municipio Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore. «Speriamo che vada meglio dell’ultima volta». Sarà della partita anche Santo Stefano di Cadore. «Non abbiamo la stessa velocità di altri» spiega Alessandra Buzzo, «ma tentar non nuoce: puntiamo a riqualificare la biblioteca».

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