Oggi la presentazione del piano dell’Anas

BELLUNO. Si conoscerà oggi il piano Anas per la provincia di Belluno, cioè quali saranno i lavori sulle strade che la società porterà avanti da qui ai prossimi anni. Le opere sono legate a doppio...

BELLUNO. Si conoscerà oggi il piano Anas per la provincia di Belluno, cioè quali saranno i lavori sulle strade che la società porterà avanti da qui ai prossimi anni. Le opere sono legate a doppio mandato all’assegnazione o meno dei Mondiali di sci 2021 a Cortina.

Sul piatto ci sono interventi per centinaia di milioni di euro. Contrastanti le voci di corridoio sull’assegno che strapperà Anas: chi parla di 70 milioni di euro, chi di oltre 100 milioni. Oggi finalmente tutte le dicerie saranno svelate.

Il vice presidente della Provincia, Roberto Padrin, che ha coordinato i sindaci del territorio per recepire le richieste che arrivavano, ha presentato già da tempo un documento in cui sono contenute tutte le opere di cui avrebbe bisogno il Bellunese per garantire una rete viaria degna di tale nome e soprattutto degna di accogliere l’importante evento sportivo mondiale.

«Le opere», dice Padrin, «vanno dalla circonvallazione di Longarone a quella di Valle di Cadore, da quella di San Vito a quella di Cortina, dalla famosa Rivalgo-Venas alla sistemazione del bivio di Tai per finire con la variante di Borca. Questi sono gli interventi di cui avremmo bisogno in vista dei Mondiali. Sono convinto», afferma con forza il vice presidente di palazzo Piloni, «che abbiamo le carte in regola per vederceli assegnare».

Ma i lavori di cui necessita l’intera provincia sarebbero molti di più, basti pensare alla variante di Feltre o alla circonvallazione di Mel. «Ma in questo frangente abbiamo voluto dare maggiore evidenza a quelli legati all’evento sportivo», conferma il sindaco.

L’assegnazione dei Mondiali a Cancun si terrà nella settimana dal 5 all’11 giugno e precisamente il 9. Un evento che non solo porterebbe a realizzare una nuova viabilità, ma muoverebbe gran parte dell’economia bellunese che da anni ormai langue, facendo perdere posti di lavoro e costringendo molte imprese a chiudere, soprattutto nell’ambito edilizio.

«Queste opere», conclude Padrin, «hanno già avuto un primo visto di Anas: i suoi tecnici hanno eseguito dei sopralluoghi e hanno redatto una valutazione tecnica e temporale perché dovranno essere realizzati entro il 2020». (p.d.a.)

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