Oggi si inaugura la palestra di roccia
Attesa a Cortina per la nuova struttura dedicata all’arrampicata ma i lavori non sono finiti: resta il nodo della gestione
CORTINA. Dopo tanta attesa sarà inaugurata questo pomeriggio, alle 17, la struttura di arrampicata sportiva realizzata dal Comune di Cortina d’Ampezzo a Sopiazes con fondi comunali e con il contributo del fondo per i Comuni di confine, anno 2007. L’impianto sarà intitolato a Lino Lacedelli, alpinista di Cortina di fama mondiale, che il 31 luglio 1954 conquistò il K2 con il compagno di cordata Achille Compagnoni.
«La nuova palestra di roccia consentirà a tutti gli sportivi che frequentano Cortina di allenarsi in una moderna struttura indoor che costituisce l’evoluzione delle falesie all’aperto quali le Cinque Torri, storico banco d’allenamento e di prova degli Scoiattoli di Cortina, di cui Lino Lacedelli è stato emerito componente» dichiara il commissario Carlo De Rogatis. Da sottolineare tuttavia che i lavori nella struttura non sono ancora finiti: chi vorrà cominciare a frequentare la struttura, i cui lavori sono iniziati nel 2011, dovrà attendere ancora qualche mese.
A commentare l’evento è Luca Zardini “Canon”, fortissimo atleta di arrampicata sportiva, che ha fatto parte della Nazionale Italiana dal 1991 al 2008, Carabiniere e Componente del Gruppo Scoiattoli. «Mi sembra una bella cosa che la palestra finalmente sia stata portata a termine, anche se, da quanto ho capito, l’inaugurazione viene fatta mentre i lavori non sono ancora finiti» commenta “Canon”. «Sicuramente avere a Cortina una struttura del genere è molto importante per noi dell’ambiente, ma soprattutto per i giovani. La palestra può infatti essere un incentivo per chi vuole avvicinarsi all’arrampicata sportiva, e avere una funzione di offerta turistica soprattutto l’estate, nel caso di maltempo, visto che ad oggi Cortina non ha nemmeno la piscina».
Zardini punta il dito anche sull’importanza della gestione della struttura, argomento che l’amministrazione comunale non ha ancora affrontato. «Su questo argomento la nuova amministrazione deve riflettere bene – insiste Zardini – questa deve essere in mano a persone professionali e competenti, perché tutto gira intorno alla gestione. L’esempio ce l’abbiamo a Brunico e a Bressanone, dove le nuove strutture di arrampicata sono in mano gente competente, e infatti funzionano». Dal punto di vista tecnico, secondo Zardini la palestra di Cortina per l’arrampicata “lead”, vale a dire con la corda, è una delle più belle nei dintorni, mentre è piuttosto carente per quanto riguarda l’area boulder. «Con la corda è una delle migliori, ma l’area boulder è piccolissima, e taglia fuori una grossa fetta di utenti, soprattutto tra i giovani, che amano questa disciplina e chi vuole andare un paio d’ore ad allenarsi da solo. Bisognerà valutare la possibilità di ampliare il boulder».
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