«Ogni anno facciamo corsi per formare i soccorritori»

LIVINALLONGO. Lo sciatore ceco che domenica mattina è stato colto da un arresto cardiaco sulle piste di Arabba deve la sua vita alla preparazione dei soccorritori. «È stato un intervento da manuale - spiega il segretario del Consorzio Impianti a Fune di Arabba Walter Finazzer - Merito dei corsi che annualmente organizziamo per il personale degli impianti e addetti al soccorso piste».
Tutto si è svolto con prontezza e coordinazione tra i vari addetti del soccorso. E questo grazie a una formazione specifica e ai continui sforzi per migliorare e rendere sempre più efficiente la macchina del soccorso e sicurezza sulle piste da sci del comprensorio Arabba - Marmolada con le varie forze in campo: polizia, carabinieri, esercito, corpo forestale dello stato, soccorso alpino, Suem, Croce Bianca Fodom. Dipendenti degli impianti. «Da due anni - spiega Finazzer - il Consorzio Impianti a Fune organizza un corso rivolto a chi può avere a che fare con il soccorso. Quindi dal personale degli impianti fino ai soccorritori in pista. Esercitazioni ed aggiornamenti interforze che mirano a migliorare la sinergia e le strategie operative. Ogni anno trattiamo un argomento specifico, che viene approfondito con l'ausilio di tecnici ed esperti. Quando c'è un'emergenza è importantissimo che tutte le operazioni e le varie fasi dell’intervento siano ben coordinate. Quindi chi è sul posto deve sapere chi chiamare e con quali modalità per permettere ai soccorritori che intervengono di avere in mano tutti gli elementi per organizzare l'intervento. Così è stato domenica a Portavescovo. Impiantisti che addestrati a gestire le emergenze, capita la gravità del caso, hanno chiamato i sanitari e predisposto siti e mezzi per l'intervento. Le pattuglie addette al soccorso piste della Polizia delle Truppe Alpine e che hanno prestato le prime cure. Il medico Mousa Hasan di servizio presso l'ambulatorio di pronto soccorso di Arabba, gestito dalla Trauma Medical Clinic del Dott. Ruffinella, che è intervenuto in tempi brevissimi. La Società Sofma che ha predisposto mezzi idonei, come motoslitte con carrello per il trasporto dei sanitari e del paziente. L'ambulanza della Croce Bianca che era già pronta per il trasporto dell infartuato verso l'ospedale. È a loro e all'insistenza con la quale i soccorritori hanno praticato il massaggio cardiaco, defibrillato ed infine somministrato dei medicinali che deve la vita. Da sottolineare infine, che l'intervento è stato svolto con condizioni meteo avverse, che non hanno permesso di allertare l'elicottero del Suem 118».
Lorenzo Soratroi
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