Ok a un’altra centrale De Pellegrin attacca: «La misura è colma»

Il sindaco di Val di Zoldo intende percorrere tutte le strade per salvaguardare il Maè interessato da altri progetti

VAL DI ZOLDO. Un altro impianto idroelettrico in vista tra Pelmo e Mareson. «È di qualche settimana fa», dice il sindaco Camillo De Pellegrin, «la notizia del rilascio, da parte della Provincia, di una concessione a derivare che interessa il Comune di Val di Zoldo. Si tratta dell’ennesima domanda sul Maè, zona Mareson, l’ha presentata Dolomiti Derivazioni di Ospitale con prelievo massimo di 1250 litri al secondo».

De Pellegrin è particolarmente adirato. «Il tema dello sfruttamento delle risorse idriche», dice, «al di là della caotica situazione legata alla sua gestione amministrativa, vede i sindaci costretti a ricorrere contro loro stessi. Senza entrare nel merito di paradosso, allo stato attuale lo svolgersi delle pratiche non deve essere inquadrato su un piano politico bensì strettamente tecnico. A prescindere da ogni considerazione, l’amministrazione è determinata a non lasciare nulla di intentato per impedire che l’area interessata venga colpita da speculazioni impattanti per il territorio. Fra l’altro l’area tra Pecol e Mareson è letteralmente aggredita da ulteriori domande di derivazione. Per la Val di Zoldo queste zone sono il nostro patrimonio ambientale più importante e strumento di sviluppo turistico. La misura, ormai, è colma e la necessità di salvaguardare il futuro dei nostri territori ci vede determinati ad agire legalmente contro questa determinazione».

«Sappiamo», spiega Camillo De Pellegrin, «che la Provincia non gode di spazi normativi particolari. Ora si tratterà di capire come i colleghi sindaci, anche e soprattutto in vista del prossimo rinnovo dell’ente di Piazza Piloni, quale volontà politica si intende portare avanti. Questa Provincia saprà stare dalla parte delle comunità tutelando il territorio e rivendicando autonomia e libertà nelle scelte?»

Di acque intanto si parlerà anche domani alle 17.30 nella sala polifunzionale di Fusine di Val di Zoldo, dove il comitato bellunese Acqua bene comune presenta il dossier “Centraline, come distruggere l’ambiente per mettere le mani sul pubblico denaro”. Il tema della serata sarà: “Chi ruba l’acqua dei nostri fiumi?

Mario Agostini

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