Ok ai mini appartamenti per anziani autosufficienti

BELLUNO. Mini appartamenti per anziani autosufficienti, ad affitto calmierato e spazi comuni nei quali usufruire di servizi e svolgere attività. E' questo il futuro che attende Villa Bizio Gradenigo,...

BELLUNO. Mini appartamenti per anziani autosufficienti, ad affitto calmierato e spazi comuni nei quali usufruire di servizi e svolgere attività. E' questo il futuro che attende Villa Bizio Gradenigo, la struttura che si trova vicino alla Gaggia Lante (la villa dove sono ospitati gli anziani non autosufficienti). Il Comune appalterà la gestione di villa Bizio a un soggetto esterno, per creare un co-housing – o housing sociale - nel quale gli anziani potranno mantenere la loro autonomia, condividendo attività e alcuni spazi con gli altri ospiti. In agosto è stata diffusa la manifestazione d'interesse. Cinque soggetti hanno presentato un progetto, che è stato valutato dalla giunta con l'obiettivo, soprattutto, di decidere se proseguire sulla strada dell'appalto.

E la risposta è positiva. «La manifestazione d'interesse non è vincolante, serve come indagine di mercato», spiega l'assessore al sociale Valentina Tomasi. «Hanno partecipato cinque soggetti e alcuni progetti sono interessanti, dunque procediamo». Il che significa preparare la gara d'appalto, con la quale sarà affidata la gestione della struttura. Viste le numerose procedure da espletare, tecniche e burocratiche, più i passaggi politici, la gara non sarà pronta prima della primavera. L'obiettivo è aprile, mese in cui scadrà l'appalto per il servizio di assistenza domiciliare. L'intenzione del Comune è di mettere nella stessa gara anche l'assistenza domiciliare. Chi la vincerà, inoltre, dovrà occuparsi dei lavori di ristrutturazione necessari a Villa Bizio Gradenigo.

Il Comune metterà come quota il lascito di 150 mila euro ricevuto da un anziano che aveva vissuto diversi anni nella struttura. «A Villa Bizio servono importanti lavori di manutenzione strutturale e sugli impianti», continua Tomasi.

L'edificio è nato per ospitare anziani autosufficienti, ma con il passare degli anni si è trasformato, accogliendo anche persone non autosufficienti. Che pagano una retta alta, perché sono sempre meno e perché la Villa ha spese di gestione, specie di riscaldamento, molto elevate, ecco perché servono i lavori di ristrutturazione. Il Comune non potrebbe sobbarcarsi i costi della gestione, né dei lavori, perché in tempi economicamente difficili si cerca di aiutare soprattutto gli indigenti, i non autosufficienti, le persone maggiormente in difficoltà.

Oggi a Villa Bizio sono rimasti in tre. Le famiglie, accompagnate da Sersa, stanno cercando soluzioni alternative. «Non stiamo togliendo un servizio agli anziani», conclude la Tomasi, «stiamo riportando una struttura alla sua destinazione originaria, rispondendo alle richieste di miglioramento che ci sono venute dagli stessi ospiti e dalle loro famiglie».(a.f.)

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