Olimpiadi 2026, quattordici sedi di gara in quattro clusters
CORTINA. «I Giochi invernali più sostenibili e memorabili di sempre, fonte di ispirazione per cambiare la vita delle generazioni future». È questa la sintesi del progetto di candidatura olimpica di Milano-Cortina 2026. Due città, Milano e Cortina, con il sostegno di due Regioni e due province autonome (Lombardia, Veneto, Bolzano e Trento) uniscono le forze per realizzare un’edizione dei Giochi attenta alla natura, volta a favorire una maggior cooperazione nell’ambito dell’intera macro-regione alpina.. Il piano generale dei Giochi 2026 comprende 14 sedi di gara, incluse in quattro clusters: Milano, Valtellina, Cortina d’Ampezzo e Val di Fiemme. Inoltre, tra le sedi non destinate alle competizioni figurano le sedi che ospiteranno le cerimonie di apertura (allo stadio Giuseppe Meazza di Milano) e di chiusura (all’Arena di Verona); tre villaggi olimpici e i centri stampa.
Il Cluster di Milano. Il Cluster di Milano includerà tre impianti di gara. Milano ospiterà il torneo maschile e tutte le finali di hockey maschile in una nuova sede di livello mondiale, che sarà costruita da investitori privati a Santa Giulia, con una capienza di 15.000 spettatori. L’hockey femminile si disputerà invece all’Arena Hockey Milano. Infine al Forum Mediolanum si contenderanno le medaglie gli atleti del pattinaggio di figura e dello Short Track.
Il villaggio olimpico sarà creato a Porta Romana comodamente posizionato e ben dimensionato per ospitare gli atleti. I media e le emittenti televisive troveranno un Media Centre ottimamente attrezzato nel quartiere fieristico di Milano Rho-Fiera.
Il Cluster della Valtellina. Il cluster Valtellina comprenderà quattro sedi: a Bormio sulla pista Stelvio si gareggerà nello sci alpino maschile, una delle piste più spettacolari, tecniche e difficili del mondo, avendo ospitato per due volte i Campionati del mondo di sci alpino nel 1985 e nel 2005 e molte edizioni della Coppa del mondo Fis. La partenza del tracciato si trova a 2.255 metri e il traguardo a 1.268 metri.
Grazie all’impianto di illuminazione, la pista è omologata anche per le gare notturne. Livigno sarà invece sede dello snowboard e del freestyle con le piste di Mottolino e Sitas-Tagliede. Tra le strutture non destinate alle competizioni vi sarà il villaggio olimpico di Livigno, che sarà in parte una sede temporanea situata a soli cinque minuti a piedi dalle tre sedi.
Il Cluster della Val di Fiemme. La Val di Fiemme ospiterà tre sedi: a Baselga di Piné si disputerà il pattinaggio di velocità; a Tesero lo sci nordico ed a Predazzo il salto con gli sci dal trampolino.
Il Cluster di Cortina d’Ampezzo. In questo cluster sono incluse tre sedi per competizioni a Cortina – tra cui alcune delle sedi dei Giochi olimpici Cortina 1956 – e una ad Anterselva. Allo stadio Olimpico del ghiaccio si terranno le gare di curling, sulla pista “Eugenio Monti” le prove di bob, slittino, skeleton e sulle Tofane lo sci alpino femminile. In questo modo si sfrutteranno le piste create per i Mondiali di sci alpino del 2021 con l’arrivo a Rumerlo, rinnovato e capace di contenere 20 mila spettatori. La sede ospiterà tutte le gare femminili e l’evento a squadre. In Sud Tirolo, ad Anterlseva si gareggerà nel biatlhon. — Alessandra Segafreddo
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