Varianti per le Olimpiadi, corsa contro il tempo: «Arrivati a metà degli scavi»
Anas non è certa di concludere i cantieri prima dell’inaugurazione dei Giochi. Gli ingegneri confermano: «L’obiettivo è terminare i lavori secondo i programmi»
Corsa contro il tempo per la realizzazione delle varianti di Tai, Valle e San Vito di Cadore. Ma sarà dura. I tre cantieri, aperti a fine 2023, hanno concluso il 50% degli scavi delle gallerie. Anas, ad oggi, non conferma che le opere saranno concluse entro i Giochi, ma ribadisce l’obiettivo finale della società: «I lavori proseguono sotto il nostro stretto monitoraggio», afferma una portavoce dell’Anas, «mantenendo l’obiettivo sfidante di aprire al traffico le nuove infrastrutture stradali prima dell’inizio delle Olimpiadi Milano Cortina 2026».
La variante di Tai
La variante di Tai di Cadore, lunga circa 1. 500 metri, si distacca dalla attuale statale in corrispondenza del bivio con la Ss 51 bis a sud est dell’abitato di Tai di Cadore, e si reinnesta in corrispondenza del bivio per la località Nebbiù.
L’opera principale è la nuova galleria, lunga circa 1.000 metri, di cui 800 “in naturale” (cioè da scavare) e 200 “in artificiale” (cioè da realizzare fuori terra e poi da ricoprire). Saranno realizzati anche svincoli, la rimodulazione della pista ciclabile esistente in accordo con l’amministrazione comunale, e la sistemazione del reticolo idrografico interferito.
Le operazioni di realizzazione degli imbocchi sono state completate, sono in fase avanzata i lavori di completamento della parte “in artificiale” e complessivamente sono stati scavati circa 350 m della parte “in naturale”.
La variante di valle
La seconda variante è quella di Valle di Cadore, che consentirà di bypassare con una galleria di circa 600 m (quasi interamente “in naturale”) un tratto particolarmente critico dell’attraversamento dell’abitato di Valle, oggi regolato da semaforo per effetto della sezione ristretta e della prossimità alla sede stradale di fabbricati vincolati.
«Siamo, anche a Valle di Cadore, prossimi al raggiungimento del 50% dello scavo», conferma la portavoce dell’Anas.
La variante di San Vito
L’ultima opera, proseguendo verso Nord, è la variante di San Vito di Cadore, il cui tracciato prevede un percorso complessivo di circa 2.3 km quasi tutto “a mezza costa” nella valle del Boite.
L’asse principale si sviluppa attraverso due rotatorie di svincolo, 4 gallerie artificiali di mascheramento e antirumore, un nuovo viadotto sul Ru Sec e numerosi interventi sulla viabilità secondaria.
«È stata completata l’apertura di tutto il tracciato al piano campagna, e sono in fase di completamento le opere di sostegno che permetteranno l’abbassamento del piano di lavoro alla quota definitiva del nuovo asse stradale», prosegue Anas.
«Sono in corso le operazioni di varo del ponte “Ru Sec” , le cui parti strutturali sono già tutte presenti in cantiere. Le opere di sostegno presenti lungo il tracciato sono pressoché completate, mentre le prime due gallerie artificiali sono in avanzato stato di realizzazione».
«Sono in corso di completamento le spalle del viadotto “Senes” e le sottofondazioni del Cavalcavia “Senes”», prosegue Anas, «funzionale all’omonima viabilità secondaria, in modo da poter ripristinare nei tempi previsti la normale transitabilità verso Serdes. È stato completato il sottopasso che darà continuità all’esistente percorso ciclopedonale che collega il centro di San Vito di Cadore al lago di Mosigo. L’investimento complessivo di Anas per le varianti del Cadore è di oltre 250 milioni di euro».
La logistica e la viabilità saranno centrali nella partita Olimpica. Se le varianti non dovessero essere finite in temper i Giochi, il flusso del traffico dovrà essere gestito con la massima precisione. Come già dichiarato dalla vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, ci sarà un potenziamento dei trasporti pubblici su gomma e ferro per garantire una logistica all’avanguardia e la massima accessibilità a Cortina durante i Giochi olimpici.
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