Oltraggio ad agenti, condannati
CALALZO. Sono stati condannati rispettivamente a 4 mesi e a 3 mesi e 15 giorni di reclusione Loris Marinello (di Valle di Cadore) e Vittorio Miceli (originario di Monreale e residente nel Bergamasco) per oltraggio a pubblico ufficiale e atti contrari alla pubblica decenza.
I fatti risalgono all’agosto 2012 a Calalzo, durante la permanenza degli allora parlamentari leghisti Calderoli, Bossi e Tremonti all’hotel Ferrovia. Quel giorno, il Pd aveva organizzato una manifestazione di protesta a cui aveva partecipato anche la stampa.
In quella giornata, i due imputati erano arrivati all’albergo, che solitamente ospitava i rappresentanti del Carroccio per qualche giorno di vacanza, in evidente stato di ebbrezza e avevano iniziato ad inveire contro un carabiniere e due poliziotti che erano lì per garantire l’ordine pubblico.
Marinello e Miceli avevano iniziato a provocare il personale, tanto che ad un certo punto avrebbero toccato anche leggermente con un dito il petto degli agenti.
A questo punto, come ha ricordato anche un ufficiale della polizia che ieri mattina ha testimoniato nell’aula di tribunale di Belluno, sono stati invitati ad andarsene. Non intendendo ragione, la polizia avrebbe chiamato anche la polfer e la polstrada che ha rilevato il tasso alcolemico superiore alla norma. I due poi si sarebbero recati verso le loro auto per andare via verso un altro bar vicino a quello dell’Hotel Ferrovia. Poi uno dei due avrebbe iniziato anche ad urinare. A quel punto visto le offese al decoro e onore del carabiniere e dei due agenti di polizia sono scattate per entrambe le accuse di oltraggio a pubblico ufficiale.
Difesi dall’avvocato Stefano Fascina dello studio legale Azzalini, ieri mattina si è svolto anche il dibattimento del processo. Il pubblico ministero aveva chiesto otto mesi di reclusione, mentre il difensore degli imputati aveva chiesto l’assoluzione.
Alla fine il giudice Elisabetta Scolozzi ha condannato Marinello a quattro mesi di reclusione senza la condizionale, mentre per Miceli sono stati assegnati tre mesi e 15 giorni di reclusione, pena però sospesa.
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