Oltre 1,6 milioni di euro per il bilancio di Cortina

CORTINA. La tassa di soggiorno potrebbe essere reintrodotta a Cortina. E se tornerà sarà una scelta condivisa. La nuova amministrazione, guidata dal sindaco Gianpietro Ghedina, nel programma...
CORTINA. La tassa di soggiorno potrebbe essere reintrodotta a Cortina. E se tornerà sarà una scelta condivisa. La nuova amministrazione, guidata dal sindaco Gianpietro Ghedina, nel programma elettorale ha anticipato di voler costituire una commissione turistica in cui siederanno le componenti economiche del paese, con l’obiettivo di definire una strategia di promozione unitaria e condivisa, nonché indicare azioni e progetti compresa, qualora ve ne fosse la possibilità a carattere legislativo, l’adozione dell’imposta di soggiorno. Sarebbe la seconda volta che Cortina applica l’imposta.


La scelta di applicare a Cortina la tassa di soggiorno fu presa in consiglio comunale il 27 novembre 2015 dal solo gruppo di maggioranza. Contrari erano anche gli albergatori per le tempistiche e perché avevano intuito che la legge di stabilità che il Governo stava varando non permetteva l’introito della tassa. A dicembre la giunta scelse ugualmente le aliquote. I turisti, dal primo gennaio 2016 hanno pagato 1 euro al giorno in strutture extra alberghiere, 1, 50 euro per gli hotel a una e due stelle, 2 euro per i 3 stelle, 2. 50 per i 4 stelle e 3 euro per i 5 stelle. La tassa di soggiorno a Cortina era stata istituita per implementare il budget per la promozione turistica e per cofinanziare i Mondiali di sci. Con l’adozione del provvedimento, l’ex amministrazione Franceschi aveva in programma di incassare 1.637.000 euro all’anno. Lo stop arrivò da Roma il 22 marzo 2016 con la finanziaria del governo Renzi che vietava agli enti locali l’istituzione di nuovi tributi dal 1° gennaio 2016.


L’ex sindaco decise di stoppare l’introito della tassa dal primo aprile e di accantonare i soldi sperando in un’inversione di rotta da Roma. Gli operatori turistici versarono i soldi introitati al Comune entro la metà di aprile. In seguito arrivarono le domande di rimborso e gli uffici hanno provveduto a ridare ai turisti i soldi versati.
(a. s.)


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