Oltre 25mila persone in festa tra acquisti mostre e sapori tipici

Alle 12 è stato necessario bloccare gli accessi al paese Faoro: «Il pubblico ha apprezzato le novità introdotte»

Migliaia di anime in processione. Per una domenica, la più importante dell'anno, Arsiè ha spalancato le porte a oltre 25 mila visitatori, arrivati in massa nella giornata di ieri per vedere cosa riservasse la 347esima edizione della storica Fiera delle anime “purganti”. Fin dal primo mattino, con un'impennata tra le 10 e le 12, e ancora dalle 14 alle 16, un corteo di auto proveniente da Fonzaso ha intasato l'accesso al paese, obbligando gli automobilisti ad affrontare code lunghe anche 15 minuti. La calca è aumentata a tal punto che attorno a mezzogiorno la polizia è stata costretta a chiudere l'ingresso ad Arsiè, per lasciare che il traffico defluisse e che il paese non esplodesse. Il serpentone di curiosi si è snodato lento e curioso per le strade, prendendosi ogni angolo di cortile e ogni gomito di via.

Nell'area dei campi sportivi il club Pistoni roventi ha offerto alcune dimostrazioni di cross con la partecipazione di giovani motociclisti. Dalla parte opposta, la squadra feltrina Cinofili da soccorso ha fatto vedere ai presenti come un cane sia in grado di rintracciare una persona anche in condizioni di distrazione o di stress. Più avanti, tra un venditore di vestiti e uno di piccoli trattori, è cominciata la sfilata di banchetti con prodotti agricoli, prevalentemente locali, tra cui estratti di piante officinali, formaggi di malga, ortaggi e verdure di stagione.

E se a qualcuno poteva venire il dubbio che in giro ci fosse merce contraffatta, bastava leggere un cartello per scoprire che quegli elettrodomestici in vendita “Non sono porcarie cinesi”. Al centro del paese, nel cortile che avvolge la chiesa arcipretale, era allestito il punto ristoro centrale con di fronte l'arena dei concerti, dove si sono esibite prima la banda cittadina di Imola e poi quella di Tricesimo. I musicisti della banda di Arsiè invece erano impegnati dietro le quinte, a raccogliere le ordinazioni e a servire pasti caldi ai presenti. Tra i partecipanti c'erano anche 11 brasiliani arrivati giovedì da Vila Flores, dello stato di Rio Grande do Sul, per sottoscrivere nella formula italiana il Patto di amicizia inaugurato cinque anni fa in America latina.

«L'organizzazione come sempre si è dimostrata all'altezza della manifestazione», sostiene il sindaco Ivano Faoro, soddisfatto, «abbiamo avuto alcune novità, come la presenza dei falconieri di Marostica, la scuola medievale e le mostre "Machine da scriver de 'na olta", che hanno sicuramente contribuito al successo della Fiera, una delle più antiche e sicuramente più importanti del Veneto». (f.v.)

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