On line la “mappa dello spaccio bellunese”
BELLUNO. La campagna di comunicazione è di quelle che colpiscono. Gira da qualche giorno su facebook e attira l’attenzione: “Belluno stupefacente: ecco la mappa dello spaccio bellunese”. Niente a che vedere con le sostanze vietate dalla legge.
Stupefacente. Stupefacente è Belluno, sono le sue bellezze. Il lancio invita il clic ed ecco che si scopre il mondo della community “Belluno turismo”, nata un paio di anni fa su google plus e che oggi inizia la sua seconda vita. Si apre a collaborazioni per ampliarsi e offrire una nuova chiave per promuovere la città ai turisti.
Comunicare Belluno. Anche la campagna di comunicazione, dunque, diventa uno strumento per far conoscere Belluno. Magari in maniera un po’ shocking, ma che attira l’attenzione. “Belluno Stupefacente: fatti di bello” è la campagna avviata dallo staff della community. Non c’entrano niente le droghe, perché gli unici stupefacenti che girano fra le pagine di google plus sono i luoghi immortalati dagli utenti.
Valorizzare le bellezze. Montagne, ma anche scorci della città. E non solo di Belluno, ma di tutta la provincia. Sono gli stessi utenti a trasformarsi in operatori di marketing turistico: sono loro a riempire con le foto e i testi la community e a mostrare quanti gioielli ci sono nel Bellunese. Tutti da visitare e conoscere. «Viviamo in una provincia stupefacente», racconta Alessandro Casagrande, anima della community e della campagna di comunicazione che durerà per tutto il mese di agosto. «Non vogliamo sostituirci ai canali ufficiali, ma promuovere la nostra provincia e far crescere il numero delle persone che abbiano voglia di condividere le sue bellezze».
Natura e cultura. Al momento si trovano soprattutto immagini naturalistiche, il prossimo passo sarà promuovere il settore culturale: palazzi, fontane, le porte della città, i teatri, le piazze. Nella community, che si raggiunge cercando “Belluno turismo” su google plus, c’è una categoria dedicata agli eventi (anche in questo caso sono gli utenti a condividere le iniziative) e la community è attiva anche nel settore delle recensioni, di strutture ricettive e di ristorazione (basta digitare su google il nome di un locale per leggere i commenti – il funzionamento è simile a quello di Tripadvisor).
Inoltre Casagrande ha fatto richiesta di entrare nelle Local guides, community di google internazionali che trattano la promozione turistica. Un’occasione in più, per la città e per la provincia dolomitica, per farsi conoscere e apprezzare.
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