Operazione anti writers con vigili in borghese e pulizie dei volontari
BELLUNO
Vigili urbani in borghese, pulizie settimanali ai palazzi e ai muri imbrattati, percorsi educativi nelle scuole. Le firme lasciate in ogni angolo della città dai writers sono una piaga che il Comune ha tutta l’intenzione di combattere. Il tema è stato sollevato dalla minoranza consiliare, che ha firmato un’interrogazione congiunta per capire come l’amministrazione stia agendo per fronteggiare il fenomeno.
I vandali negli ultimi tempi hanno preso di mira qualunque superficie pulita: cartelli stradali, muri delle case e perfino delle chiese, vetrine dei negozi. «Abbiamo messo in campo una strategia per fronteggiare questo problema», ha spiegato il sindaco Jacopo Massaro. «Ogni settimana squadre di volontari ripuliscono i palazzi deturpati. Si è agito con la videosorveglianza che ha dato buoni risultati e si sta lavorando nelle scuole con percorsi di educazione al bene comune. Saranno attivati anche alle superiori».
Il problema, ha aggiunto il sindaco, è educativo e culturale: «Da un lato abbiamo alcuni genitori che difendono i propri figli anche quando vengono pizzicati a imbrattare i muri, dall’altro ragazzi che chiedono perplessi perché non si possa scrivere sulla parete di una casa o di una chiesa». Su questo si sta lavorando, per diffondere quella cultura del rispetto del bene comune che sembra mancare, ad alcuni.
Vengono anche utilizzati agenti della polizia locale in borghese a pattugliare il territorio, «e il macchinario che elimina i graffiti viene usato. Non si può utilizzarlo quando piove né su alcuni intonaci, più morbidi, ma dove e quando si può lo usiamo», ha proseguito Massaro.
La minoranza aveva anche chiesto se il Comune intenda costituirsi parte civile contro i writers individuati: «È possibile solo nel caso di rinvio a giudizio degli imputati, che devono essere maggiorenni», ha concluso il sindaco.
La risposta è stata fornita nel corso di un consiglio comunale povero di argomenti all’ordine del giorno. Una comunicazione e una ratifica di variazioni al bilancio (sono state messe risorse per lavori già eseguiti, per il censimento, per le gare di appalto alla Provincia), la sistemazione di una linea dell’Enel sul Nevegal. Poi solo interrogazioni. Il consiglio è stato convocato, di fatto, solo per rispettare i tempi per comunicare a maggioranza e opposizione un prelievo dal fondo di riserva di 6 mila euro da girare alla Provincia in qualità di stazione appaltante. —
ALESSIA FORZIN
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