“Operazione bomba”: il 29 la rimozione
SEDICO. La bomba ritrovata vicino al ponte di Bribano sarà rimossa domenica 29. Così si è deciso ieri mattina nel vertice convocato in Prefettura, al quale hanno partecipato i sindaci di Sedico e Santa Giustina, l'esercito, l'Anas, l'impresa che si sta occupando dei lavori di allargamento del ponte, la Provincia, l'Usl 2, il Genio civile, le forze dell'ordine, Rete ferroviaria italiana e l'Enel.
Le operazioni inizieranno alle 6.30, quando comincerà l'evacuazione di Bribano. Entro un'ora tutta la frazione dovrà essere sgomberata, le strade chiuse, la circolazione dei treni sospesa. Gli artificieri faranno una prima verifica alle 7.30; alle 8 inizieranno a despolettare la bomba e la renderanno innocua. L'ordigno sarà quindi trasferito in un altro luogo (probabilmente una cava) per farlo brillare. «Non si può stimare, oggi, quanto durerà la rimozione», spiega il sindaco di Sedico Roberto Maraga all'uscita da palazzo dei Rettori, insieme al collega di Santa Giustina Ennio Vigne. «Sappiamo che la bomba risale alla seconda Guerra mondiale e che è di origine americana, pesa circa 500 libbre (250 chili) e sembra contenere 120 chili di esplosivo. Per capire quanto tempo ci vorrà per disinnescarla, bisognerà aspettare che gli artificieri inizino la procedura». Dieci anni fa, quando Bribano visse l'altra evacuazione di massa per permettere la rimozione di un ordigno che era stato trovato sul Cordevole, ci vollero circa tre ore e mezza.
Domenica 29, dunque, si replica. Alle 6.30 gli abitanti dovranno lasciare le loro abitazioni. Alle 7.30 gli artificieri entreranno nell'area dov'è stata ritrovata la bomba, all'ingresso del ponte (lato Bribanet) e alle 8 cominceranno a despolettarlo, cioè a togliere le spolette (i congegni che – se azionati – la farebbero scoppiare). È un'operazione delicata, alla quale nessuno potrà assistere, eccetto il personale specializzato.
Il ponte sarà chiuso a partire dalle 6.30, tra le 7 e le 7.30 sarà sospesa la circolazione dei treni. L'Anas si occuperà di gestire la viabilità sulla statale, per le strade comunali dovranno essere le amministrazioni a garantire che nessuno si avvicini: «In settimana convocherò un tavolo tecnico in Comune», assicura Maraga. «Su tutto il perimetro dell'area che sarà isolata, 500 metri in linea d'aria dal punto in cui è stata ritrovata la bomba, andrà garantita la sicurezza. Lo faranno i volontari dei nostri gruppi di Protezione civile. Informeremo famiglia per famiglia in questi giorni. Gli anziani e le persone sole o con problemi di salute saranno accolte in casa di riposo. Le famiglie invece (450 quelle coinvolte ndr”) le invitiamo ad allontanarsi da Bribano, magari venendo a visitare la mostra mercato di Villa Patt».
Gli amministratori sono tranquilli: «Abbiamo già gestito un'operazione simile dieci anni fa. Lo faremo anche questa volta», concludono i due sindaci, che ringraziano il prefetto Giacomo Barbato e l'Anas per «la disponibilità e la tempestività dimostrate».
I costi dell'operazione, per il momento, se li accollerà l'Anas: «In un secondo momento l'ente verificherà con Rfi di chi sia la competenza», aggiunge Maraga. L'importante, comunque, è che il disinnesco avvenga quanto prima e che la presenza della bomba non abbia fermato i lavori: «Il cantiere procederà fino al giorno prima senza nessun problema», conclude il sindaco di Sedico. «Il lunedì gli operai torneranno al lavoro. Non ci sarà alcun rallentamento, il 4 novembre il ponte sarà finito».
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