Operazione dei Ros contro secessionisti veneti: 24 arresti La conferenza stampa a Brescia - Il tanko FOTO / VIDEO

Su mandato della Procura di Brescia, con accuse che comprendono anche terrorismo ed eversione dell’ordine democratico. Sedici i veneti in manette, 33 perquisizioni. Fra gli indagati i vertici della Life e dei Serenissimi, coinvolti anche alcuni "forconi". Sequestrato un carro armato per azione a Venezia

PADOVA. Blitz dei carabinieri del Ros contro un gruppo secessionista accusato di aver messo in atto «varie iniziative, anche violente», per ottenere l'indipendenza del Veneto, e non solo. Ventiquattro gli arresti in corso di esecuzione da parte dei militari dell'Arma in varie regioni, su ordine della magistratura di Brescia.

Nelle ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Brescia su richiesta della procura, sono contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. I Carabinieri stanno anche eseguendo perquisizioni a carico di altri 27 indagati. Secondo le indagini del Ros, le persone arrestate avrebbero fatto parte di un «gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano».

Tra gli episodi contestati ai secessionisti arrestati oggi dai carabinieri su disposizione della magistratura di Brescia c'è anche quello, riferiscono gli investigatori, della «costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco». Il mezzo è stato sequestrato. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella procura di Brescia.

Sono 16 i provvedimenti restrittivi e 33 le perquisizioni complessive che hanno interessato il Veneto nell'operazione del Ros, coordinata dalla Procura di Brescia.

Tre gli arresti in provincia di Padova, 8 le perquisizioni. Nel Veronese 9 arresti e 8 perquisizioni. Due arresti in provincia di Treviso. Tre arresti in provincia di Rovigo. Altri arresti non precisati in provincia di Vicenza.

Tra gli indagati figurerebbero alcune persone vicine al noto gruppo dei Serenissimi e il presidente e la segretaria della Life, l'associazione che avrebbe avuto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dei cosiddetti forconi dell'8 dicembre scorso. L'"epicentro", sempre secondo quanto si è appreso, sarebbe Casale di Scodosia, nel Padovano dove sarebbe stato trovato il "tank".

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Gli indagati, secondo quanto è emerso nelle indagini, avevano pensato di trasformare un trattore agricolo in una sorta di mezzo corazzato attrezzato con un cannoncino da 12 millimetri, ma durante le fasi di montaggio c'erano stati problemi di calibratura e di recupero dei pezzi per la sua costruzione.

Fra gli arrestati c'è anche Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, ex deputato. Tra gli indagati (51), fra i primi nomi che si fanno on-line (sul sito L'indipendenza) ci sarebbero Lucio Chiavegato e Patrizia Badii, rispettivamente presidente e segretaria della Life, e anche il direttore del quotidiano l’Indipendenza” Gianluca Marchi, a cui hanno sequestrato il computer. I soggetti nel mirino della procura sono “Alleanze tra i popoli”, “Veneto Serenissimo Governo”, “Veneta Seressima armata”. I reati contestati sono il 270 bis e il 110.

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