«Ora andiamo tutti a votare per il sì»

Un invito trasversale e dalle diverse sfumature con l’unica speranza che la risposta sia unanime e meglio se anche positiva
Di Alessandra Segafreddo

CORTINA. Mondiali 2021: obiettivo far vincere in maniera netta ed inequivocabile il “sì”. All'unanimità il consiglio di giovedì sera ha votato l'indizione del referendum consultivo tramite il quale si chiederà ai cittadini se sono favorevoli alla candidatura per i Mondiali 2021; ieri il sindaco ha firmato il relativo decreto. Si voterà domenica 12 aprile dalle 7 alle 20; alla sera gli operai smonteranno i sei seggi aperti alle scuole medie Zardini e lunedì gli studenti potranno tornare a scuola. La data non è stata scelta a caso: cade infatti in concomitanza con l'assemblea annuale delle Regole d'Ampezzo (nel pomeriggio all'Alexander Girardi). Una data quindi che vedrà tutti i residenti a Cortina. La consultazione costerà circa 10 mila euro. Gli amministratori ribadiscono che ora l'obiettivo è quello di avere una forte affluenza alle urne e una netta vittoria del “sì”.

«A questo punto», spiega il vice sindaco Enrico Pompanin, «dato che sono state raccolte le firme per indire il referendum, il consiglio ha garantito che sia la cittadinanza ad esprimersi. Opporsi al referendum sarebbe stato peggio. Tuttavia il 29 settembre, quando abbiamo deliberato in consiglio la presentazione della candidatura, ero contrario a questo voto perché era chiaro che avrebbe indebolito la candidatura con un periodo di stallo così lungo; e questo è accaduto. Io al referendum voterò “sì” perché ritengo che i Mondiali siano un'opportunità di crescita per il paese. Trovo però molto strano che i promotori del referendum non si siano espressi a favore o contro».

Sullo stesso tono il sindaco Andrea Franceschi, che a settembre era ancora in esilio ma che ribadisce che avrebbe appoggiato la delibera votata.

«Io mi impegnerò a far vincere il “sì”», dice Franceschi, «e faremo il referendum perché non si possono ignorare le 400 firme raccolte. Tuttavia le preoccupazioni che avevamo su questa scelta, che trovo poco sensata alla quinta candidatura, ossia che ci facesse perdere tempo nella corsa ai Mondiali, si stanno rivelando sensate. Il consiglio comunale sarà poi sovrano nel prendere atto o meno dell'esito del referendum. Io non imporrò niente. A questo punto per me il referendum avrà un peso soprattutto agli occhi della Fis, che dovrà decidere chi ospiterà i Mondiali. Non può passare il messaggio che Cortina è disinteressata all'evento e quindi deve esserci una netta vittoria che mi auguro sia del “sì”. Se dalle urne la corsa ai Mondiali uscirà indebolita sarà meglio lasciar perdere, non avrebbe senso andare avanti a tutti i costi. Di contro, se stravince il “sì”, la candidatura acquisterà forza sia all'interno del paese e sia all'esterno. Abbiamo l'appoggio di Governo, Regione e Provincia che fanno parte del comitato; ci impegneremo a far vincere il “sì” alle urne».

Della stessa idea il capo gruppo di minoranza Stefano Ghezze. «Credo ai Mondiali e ci ho sempre creduto», ammette, «e quindi, ora più che mai, è opportuno darsi da fare per far vincere il “sì”. Il referendum a mio avviso è uno strumento che potrebbe indebolire la candidatura se non uscisse un chiaro voto di consenso ai Mondiali. Abbiamo le categorie economiche di Cortina che sono tutte favorevoli ai Mondiali e sarà importante che al loro interno facciano una campagna di invito al voto; abbiamo poi appoggi istituzionali importanti e anche l'appoggio di Confindustria Belluno. Quindi mi impegnerò anche io affinché l'elettorato si rechi alle urne e voti “sì”».

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