Ora di cinese per gli impiegati di Wanbao Acc

I sindacati sono scettici sulla novità che viene riservata ai dipendenti e chiedono che nello stabilimento si porti lavoro. «Meglio pensare alle commesse. E poi gli ospiti in Italia sono loro»

MEL. Come si scrive compressore in cinese? Anzi, prima ancora, come si dice buongiorno e buonasera? Quaranta impiegati della Wambao Acc di Mel a lezione di lingua, una volta alla settimana. E quando non c’è l’abecedario da imparare, ecco qualche lezione di cultura, per migliorare i rapporti interni. Una volta alla settimana, per un’ora, subito dopo aver timbrato il cartellino di uscita. Un’ora, quindi, a titolo volontario, quindi gratuito. Per adesso solo i collaboratori degli uffici, in futuro probabilmente anche gli operai.

A tenere le lezioni è mister Wu Benming, l’amministratore delegato, che ci tiene molto ad una maggiore partecipazione, anzi condivisione.

Ma la polemica è dietro l’angolo. Bruno Deola, sindacalista della Fim Cisl, la considera un’opportunità, ma avverte che sarà difficile trasformare i bellunesi in cinesi, se è questo l’obiettivo ultimo. Luca Zuccolotto, della Fiom Cgil, va oltre. «Nessuna polemica, da parte nostra, ma vorrei ricordate a mister Wu che sono loro ospiti in Italia e che quindi proprio lui e gli altri collaboratori cinesi dovrebbero per primi dare l’esempio, imparando l’italiano. E magari anche integrandosi di più nella nostra cultura».

Secondo il rappresentante della Cgil, insomma, un passo in avanti in questa direzione potrebbero proprio farlo.

Benming si è lamentato, più di una volta, delle relazioni che ha riscontrato in fabbrica: troppo segnate dall’individualismo, a volte dall’egoismo, nel senso che ci sarebbe poca propensione alla condivisione, alla partecipazione, anche fra reparti della stessa azienda. L’ad ha tenuto spesso a far sapere che i cinesi ci tengono molto alla parola data. E, nello specifico, che la parola vale quanto lo scritto. Così pure i patti verbali. Da questa concezione fors’anche il rispetto degli accordi aziendali per il rientro di coloro che stavano fuori, seppur in presenza di commesse anche ridotte.

Fin dalle prime lezioni l’ad ha insistito molto sulla discrezione, sulla riservatezza, ‘virtù’ che dovrebbero contraddistinguere i rapporti interni. «Tutto è importante per cambiare verso all’Acc, anche queste maggiori conoscenze, ma», sottolinea Deola, «è indispensabile soprattutto che mister Wu s’impegni a raddoppiare le commesse, portandole a 3 milioni di compressori, per assicurare il lavoro ai 450 dipendenti".

Intanto continuano le lezioni di cinese.

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