«Ora i territori siano tutti uniti»

L’appello dei cittadini ai politici: «Compatti per l’interramento»
BELLUNO. «Adesso si faccia fronte comune per chiedere l’interramento di tutte le linee elettriche». I Comitati civici della Valbelluna rimandano alla conferenza stampa prevista per oggi un’analisi puntuale della situazione, a fronte del parere negativo sul progetto Terna emesso dal ministero dei Beni culturali, ma c’è soddisfazione per aver visto riconosciuto il valore delle tante osservazioni inviate dai cittadini in questi anni. Ora «a fronte dell’espressione del Mibac (il ministero Beni e attività culturali,
ndr
), ci aspettiamo che i sindaci facciano fronte unitario per chiedere l’interramento di tutte le linee elettriche nel Bellunese», scrivono i comitati in una nota. «Se avessimo fatto fronte comune fin dall’inizio, a quest’ora avremmo l’opera in esercizio».


I comitati ribadiscono di non essere mai stati contrari alla realizzazione dell’opera, alla sistemazione delle criticità esistenti in alcuni territori, ma di essere altresì fermamente contrari al progetto così come è stato concepito da Terna, integrazione volontaria compresa. «Lo diciamo da sempre: questo progetto è nato male ed è proseguito peggio. Non si può pensare di risolvere un problema, che esiste in alcuni comuni, spostando le linee e dunque il problema sulla testa di altri cittadini», concludono.


«L’effetto Nimby (Not in my backyard – Non nel mio giardino) rischia di creare una devastazione per il nostro territorio e ci auguriamo che alcuni sindaci lo capiscano finalmente. Altrimenti vorrà dire che ciascuno pensa solo al suo orticello, come è sempre successo in questa provincia, e che la politica è incapace di trovare soluzioni che guardino oltre il proprio naso».
(a.f.)


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