«Ora però questo servizio lasciatecelo per 5 o 6 mesi»
CALALZO. Festa di colori davanti alla deserta stazione di Calalzo. Tre fiammanti pullman di Dolomitibus. Un carro al traino per le biciclette. Ed un doppiobus come sala buffet. Si mangia e si beve, ma nello stesso tempo si ha voglia di partire per Cortina. Ed ecco il taglio del nastro (disteso tra una corriera e l’altra). Ringrazia Trenitalia, la presidente della Provincia, Daniela Larese Filon, riconoscente anche con Dolomitibus.
«Siamo in presenza di una piccola rivoluzione», ammette il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, anche lui entusiasta. Si sa, però, che il trenobus ritornerà l’ultima domenica di luglio e resisterà sino a fine agosto. «Attenzione, il cicloturismo è il nostro futuro, ed è indispensabile che quanto meno lo facciate continuare per cinque, 6 mesi», insiste Larese Filon con Tiziano Baggio, massimo dirigente regionale di Trenitalia. E’ dei giorni scorsi l’inaugurazione della pista ciclabile verso sud, ma il sindaco di Auronzo fa sapere che presto si materializzerà anche quella di Auronzo, fino a Palù San Marco. Luca De Carlo, primo cittadino di Calalzo, ribadisce un concetto a lui caro, e cioè che la montagna non è Disneyland, quindi avanti tutta con le offerte turistiche alternative. Come, appunto, le piste. Il microfono passa al più atteso della compagnia, Baggio appunto. «Questo territorio non verrà abbandonato dalle ferrovie dello Stato», assicura. Tira un sospiro di sollievo anche De Carlo, preoccupato, ad esempio, per le condizioni della stazione. Questi treni devono continuare almeno per 6 mesi, insiste il primo cittadino di Calalzo. «Sono un valore aggiunto», riconosce il suo collega di Perarolo, Pierluigi Svaluto. E Antonia Ciotti, sindaco di Pieve, ne approfitta per invitare i cicloturisti (di oggi, ma anche quelli che seguiranno il loro esempio) a fermarsi nei paesi attraversati, per ammirarne le preziosità storiche, oltre che culinarie. Piero Da Rolt, direttore di Dolomitibus, lascia intendere che sul prolungamento di questa sperimentazione un’intesa con Trenitalia si può trovare. «Tra di noi l’integrazione è perfetta». Da Rolt si dice sicuro anche sul prossimo accordo relativo al nuovo orario cadenzato e al biglietto unico. Poi tutti via, a cominciare dall’ingegner Baggio che vuol provare l’emozione della Cortina-Calalzo. Verso le 17 il raduno a Calalzo, con l’imbarco in treno. «Una giornata indimenticabile», è la comune sensazione. Un motivo in più per allargare il servizio? «Effettivamente ci dovremmo pensare», risponde Baggio, «noi, per la verità, avremmo voluto inserirlo anche nelle giornate di sabato; ma non abbiamo tracce libere per i treni diretti da Venezia, come questo Minuetto». (f.d.m.)
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