«Ora possiamo tornare ad allenarci a Zoldo»

Ripristinate le serpentine. Soddisfatto il presidente dell’hockey, Ivan Meneghetti «Un privato ci ha prestato 230 mila euro senza interessi per l’operazione»

VAL DI ZOLDO. Il palaghiaccio rinasce, senza più la copertura ma con una pista nuovamente attrezzata per la produzione del ghiaccio e in grado di assicurare una stagione prolungata di attività.

Costruito nei primi anni Ottanta, il palaghiaccio aveva visto furoreggiare l’Usg Zoldo “trainata” dai sette fratelli Meneghetti (polenta e hockey nel Dna). Tanti i successi ottenuti nei campionati di serie B e un anno esaltante con la partecipazione al campionato di serie A, seguito da tanti zoldani e non solo. Oltre all’hockey l’impianto ospitava pattinaggio, pattinaggio artistico e varie manifestazioni sul ghiaccio.

Poi una porzione del tetto, a causa della tanta neve caduta, nel marzo del 2009 venne giù e fu decisa la demolizione. Lo stadio diventò inagibile e i sogni svanirono.

«Ed allora», racconta Ivan Meneghetti, presidente dell’Usg Zoldo, «iniziò un “pellegrinaggio” in vari palazzetti del ghiaccio, Alleghe in particolare, per continuare a praticare l’hockey pur con tanti sacrifici e scomodità».

«Non ci siamo però arresi», continua Meneghetti, «perché abbiamo formato un nutrito gruppo di persone sempre sotto l’egida dell’Usg Zoldo con determinazione di far rinascere come una volta lo sport del ghiaccio. Riteniamo opportuno dare un servizio sociale al turismo e ai turisti e ai valligiani. In tale contesto abbiamo avuto la fortuna di poter raggruppare una settantina di ragazzi dai quattro ai quattordici anni che portavamo ad allenare nei vari palazzetti. Una fatica enorme mitigata dall’entusiasmo dei ragazzi».

«Fortunatamente», dice ancora il presidente Meneghetti, «abbiamo vinto il bando del concorso per la gestione del palaghiaccio ed il Comune ha subito provveduto ad eseguire i lavori per l’adeguamento della struttura in base alle norme di legge. Da parte nostra, con il prestito di un privato, senza interessi, di 230 mila euro, abbiamo potuto acquistare le serpentine che sono state installate e che, già, sono in funzione permettendo la produzione del ghiaccio e l’agibilità della struttura. Adesso possiamo allenarci in casa, evitiamo di portare i ragazzi in giro con tanti risparmi. Però bisogna rimarcare che le spese di gestione sono alte e chiediamo ai nostri concittadini di venirci incontro».

Quindi all’impianto di Soccampo si tornerà a fare pattinaggio a tutto spiano, pattinaggio artistico e varie manifestazioni: una è già in calendario, quella del “Carneval sul giaz”. Per dovere di cronaca, gli under otto hanno appena vinto il torneo di San Nicolò a Vipiteno.

Bisogna poi ricordare l’intervento del Comune Val di Zoldo. «Il Comune», puntualizza il sindaco Camillo De Pellegrin, «ha messo la struttura nelle condizioni di potere essere data in gestione all’Usg Zoldo sistemando la parte relativa al collegamento alla cabina dell’Enel. Ha poi stanziato 80 mila euro per lavori necessari all’adeguamento alle norme di legge. Un investimento che permetterà alla struttura di essere utilizzata per periodi più lunghi durante il corso dell’anno. Investimento che rappresenta una risorsa per i turisti e valligiani».

Il sindaco De Pellegrin, sempre in tema di investimenti per il turismo e sport, fa presente che per l’impianto per il biathlon situato nella parte alta della valle, a Palafavera, l’amminist razione comunale ha stanziato di 100 mila euro.

Mario Agostini

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