«Ora si tenga conto del parere di quel 40,68% di contrari»
CORTINA. «Aver portato avanti il “no” non significa aver fatto polemica, ma cercare una visione diversa sul turismo da offrire: se un turismo pesante, fatto di nuove infrastrutture, o un turismo eco compatibile che sta prendendo piede in tante zone montane e non». Così Roberta De Zanna, presidente del comitato del “no”, ieri ai microfoni di Radio Cortina ha puntualizzato la posizione dei contrari ai Mondiali.
«L'affluenza alle urne è stata piuttosto bassa», ha ammesso la De Zanna, «e questo è triste perché la gente di Cortina ha sprecato l'occasione di esprimersi su una cosa importante. La vitoria del “sì” poteva essere prevedibile vista la disparità di forze in campo. Io comunque non ero da sola e il fatto che il 40,68% abbia votato “no” lo dimostra. Ora bisognerà tenere conto anche degli 897 che hanno detto “no” ai Mondiali. Ora si ritorna al via, si ritorna alla delibera del consiglio comunale di fine settembre che presentò la candidatura. Tuttavia vanno tenuti in considerazione questi 897 contrari che non sono sinonimo di esaltazione ambientalista, ma sono dei “no” radicati nel territorio, con varie motivazioni. Questo voto», ha concluso, «è un patrimonio da non disperdere e durante l'iter della candidatura chiederemo più trasparenza e un confronto continuo con la popolazione». Soddisfatti i rappresentanti delle categorie economiche di Cortina che si erano schierati per il sì, come i maestri delle varie scuole che avevano anche creato delle cartoline per invitare i cittadini a votare “sì” al referendum. «Ne va del futuro di Cortina», dice Giovanni Alverà della Scuola Sci Cortina, «e pertanto siamo contenti che la gente abbia detto “sì” ad un rilancio della nostra conca. I Mondiali porteranno benefici a tutti, daranno impulso turistico, e l'immagine della conca ne risentirà in positivo». (a.s.)
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