Ora trema l’Alpago due scosse ravvicinate precedute da boati

Registrate nella serata di ieri, a undici minuti l’una dall’altra La gente sui social: «Che botta, meglio andare in strada»

ALPAGO. Due scosse ravvicinate, a distanza di 11 minuti l’una dall’altra: la prima, quella più forte (magnitudo 2), registrata alle 19.41 con epicentro a due chilometri a Nord Est del Comune di Puos d’Alpago, la seconda alle 19.52 (magnitudo 1,5), epicentro a due chilometri a Sud Est di Pieve d’Alpago. Ad annunciarle due forti boati e un movimento sussultorio avvertito distintamente anche a Ponte nelle Alpi e nelle zone limitrofe della Sinistra Piave.

Poche, vista anche la magnitudo relativamente bassa, le chiamate ai vigili del fuoco, con i primi monitoraggi che hanno comunque escluso danni a persone o cose.

Molte le persone che hanno comunque avvertito le due scosse ma che hanno sentito soprattutto i boati che hanno anticipato il movimento tellurico.

Subito sui social la gente ha cercato conferma in quanto avvertito: sia su Facebook che altrove sul web.

«Che botta», «meglio uscire di casa», «che paura»: questi i commenti un po’ comuni alle persone che hanno condiviso sulla rete il timore del terremoto appena sentito. Scosse che sono state sentite tanto nel territorio alpagoto dove si sono stati gli epicentri registrati, e altrettanto nelle zone verso Ponte e Belluno.

I due episodi sismici sono arrivati a ridosso del 40° anniversario del terremoto che devastò il Friuli (con la prima terrificante scossa registrata alle 21 del 6 maggio 1976) e a pochi giorni di distanza dall’attività sismica rilevata sempre in provincia di Belluno, concentrata in un raggio di pochi chilometri: lo scorso 2 maggio, infatti, i sismografi del centro sismologico di Udine avevano registrato un’altra scossa in zona (seppur molto più lieve, magnitudo 0.3), con epicentro a circa 4 chilometri a Nord Est di Chies d’Alpago, a 8.17 chilometri di profondità.

Nella stessa giornata, oltretutto, si era registrata una scossa di magnitudo 0.2 anche a Cibiana di Cadore, mentre il primo maggio la terra aveva tremato (seppur impercettibilmente) a Limana, con una scossa di magnitudo 1 avente epicentro a 10.5 chilometri di profondità. (ma.ce.)

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