Orario Metalba, si cambia

Già in un incontro di qualche settimana fa, le parti sociali avevano manifestato alla proprietà il disagio dell’attuale organizzazione del lavoro che prevede ogni tre giorni lavorati uno di riposo. «Questo sistema sta diventando molto pesante per i lavoratori», precisa Benedetto Calderone, della segreteria della Fiom Cgil, «tanto che abbiamo chiesto all’azienda di modificarlo. Anche perché in questo modo i dipendenti si fanno 42 ore di lavoro a settimana contro le 40 canoniche previste dal contratto. Per cui ora il nostro intento è quello di far tornare tutto entro i parametri fissati per legge».

L’altro giorno, al vertice vicentino tra sindacati e proprietà sono state poste sul tavolo almeno due ipotesi di cambiamento. «La nostra proposta», prosegue Calderone, «è di far partire un ciclo di quattro giorni di lavoro a cui seguono due di riposo. Questo svilupperebbe 38 ore a settimana di attività. Le due ore mancanti per giungere alle 40 previste verrebbero recuperate in qualche modo dall’azienda. La seconda proposta è una variante della prima».

L’azienda si è detta abbastanza disponibile a trattare «perché se si abbassa l’orario si alzano i costi per la proprietà. Per cui all’incontro dell’altro giorno l’impresa si è riservata un po’ di tempo per ragionare e fare i conti necessari per capire quale siano i vantaggi o gli aspetti negativi di questa operazione e considerare così costi e benefici», dice il sindacalista della Fiom che conclude sottolineando come «da entrambe le parti, però, c’è la volontà di giungere ad un accordo che possa mettere d’accordo le esigenze di tutti».

Paola Dall’Anese

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