«Ordinanza anti spreco in tutti i comuni»

È l’appello del Consiglio di bacino contro l’emergenza idrica. A Cencenighe sono tornate le autobotti

BELLUNO. Mentre la Prefettura invita tutti i cittadini a evitare sprechi di acqua, a Cencenighe la situazione è ancora precaria: anche ieri hanno girato per il centro del comune le autobotti dei vigili del fuoco per rifornire la vasca dei Coi. Se ne sono accorti anche a Falcade, uno dei territori dove la situazione idrica per ora non è preoccupante: da qui, infatti, sono stati fatti alcuni prelievi d’acqua da portare a Cencenighe.

Oggi in Prefettura si svolgerà un altro vertice per fare il punto della situazione, così come pattuito nell’incontro di martedì. Saranno presenti Bim Gsp, la Protezione Civile regionale, la Provincia, i vigili del fuoco e il Consiglio di Bacino. Proprio quest’ultimo, oggi dovrà stilare la lettera da inviare alla Regione, con la situazione dell’acqua bellunese: «Dobbiamo informare Venezia su come stanno le cose e su quello che abbiamo deciso di fare», spiega la presidente Maria Teresa De Bortoli, sindaco di Pedavena. Una seconda lettera sarà invece spedita a tutti i Comuni, perché ad oggi, non tutte le amministrazioni hanno emanato l’ordinanza per il controllo dei consumi idrici. «Anche per un gesto di solidarietà e di responsabilità», dice De Bortoli, «sarebbe necessario che tutti i sindaci facessero l’ordinanza perché non è detto che il benessere di cui godono alcuni territori permanga per sempre».

Il Consiglio di bacino ribadisce, quindi, l’appello a sindaci, ma soprattutto ai cittadini «perché perseguano comportamenti responsabili. Sono dei piccoli accorgimenti che aiutano, come fare la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico, riparare le eventuali perdite di rubinetti e wc». Come è stato fatto presente martedì nel corso del vertice in Prefettura, anche una goccia che scende costantemente dal rubinetto a fine giornata ammonta a 200 litri di acqua andata sprecata.

«Se riuscissimo ad abbassare l'utilizzo idrico, potremmo evitare di ricorrere al razionamento dell’acqua. Tutti dobbiamo metterci del nostro per riuscire a non arrivare a questo punto», dice De Bortoli.

Importante sarà far arrivare il messaggio alle scuole. «Anche i bambini devono essere responsabilizzati. Per questo motivo faremo arrivare questo messaggio anche agli istituti scolastici. Lavorando in una scuola dell’infanzia, vedo che i piccoli sono molto attenti ad attenersi alle regole che vengono loro impartite. E non dimentichiamo che i ragazzi sono un buon veicolo anche per arrivare ai genitori, agli adulti».

Intanto Enel ha dato la sua piena disponibilità a collaborare alla soluzione della situazione di emergenza idrica attraverso i propri invasi. Ma trattandosi di un’emergenza legata all'approvvigionamento per fini potabili, il loro utilizzo è stato escluso. Comunque, la società si è impegnata a segnalare eventuali nuovi punti di prelievo potabile.

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