Ordine degli avvocati Mazzucco candidato per succedere a De Col
La parola agli avvocati. L’Ordine professionale cambia consiglio: giovedì la presentazione della nuova lista, che fa capo al candidato presidente Erminio Mazzucco e che, nelle elezioni della metà di marzo, dovrebbe succedere a quella attualmente capitanata da Marc De Col. Quest’ultimo, il segretario Sergio Montoneri, il tesoriere Luisa Emma Bortoluzzi e i consiglieri Ivan Borsato, Alessandra Conti, Cecilia Franciosi, Massimo Montino, Elena Polesana ed Eugenio Ponti stanno per arrivare alla fine del loro mandato e non risulta che si ricandidino, ammesso che questo sia possibile.
Della squadra di Mazzucco fanno parte Pierangelo Conte, David Pellizzaroli, Marzia Ianese, Raffaele Addamiano, Ylenia Pocaterra, Cecilia Franciosi, Alberto Fascina e Massimiliano Paniz. Tra questi nove, saranno scelti i vari ruoli per i prossimi anni. Intanto, la riunione definitiva è fissata per domani. Un incontro, questo, per confermare le disponibilità, contarsi e dare il via ufficiale alla candidatura.
Mazzucco è già convintissimo e, in queste settimane, si è dato da fare, per reclutare i colleghi disposti a impegnarsi in maniera continuativa, nell’interesse di tutti. Facile pensare che non ci fossero processioni di candidati all’esterno del suo studio, ma questo succede un po’ in tutti gli ordini professionali.
Il lavoro sta per finire, anzi per cominciare: «Ho dato la mia piena disponibilità», conferma Mazzucco, «e mi sono impegnato, per convincere gli altri nove componenti del nostro foro, che ritenevo in grado di darmi concretamente una mano. Non c’è dubbio sul fatto che avrò bisogno del loro aiuto per tutto quello che cercheremo di fare, nel corso del nostro mandato».
Inutile cercare di farsi dare un giudizio sul consiglio uscente, perché Mazzucco non lo darebbe mai. Comunque sia, meglio concentrarsi sul lavoro che ci sarà da fare, invece che su quello che è stato fatto. Alcune priorità? «Ne stiamo parlando, ma in realtà sappiamo tutti la situazione in cui versano i ragazzi più giovani. I praticanti, tanto per cominciare, ma anche quelli che riescono a superare l’esame di Stato e, dopo il giuramento, diventano avvocati a tutti gli effetti. Ci sono grossi problemi dal punto di vista economico, a proposito del reddito. I praticanti possono anche fare un grande lavoro, ma nella maggior parte dei casi non vengono ricompensati. Le nuove toghe ci mettono chissà quanto tempo, prima d’iniziare a guadagnare qualcosa».
Altre cose da fare, se non nei primi cento giorni, almeno dei primi tempi? «Dovremo organizzarci con una nuova sede, al posto di quella attuale al quarto piano del palazzo di giustizia e un’altra cosa da migliorare è il rapporto che intratteniamo con la magistratura. Per il momento, preferisco non dire altro, perché è opportuno incontrarci e scegliere insieme le cose che bisogna fare». —
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