Ortopedia, basta reperibilità notturna
AGORDO. Da domani salta la reperibilità notturna dell’ortopedico e del gessista all’ospedale di Agordo.
Da qualche giorno il primario di ortopedia, Alberto Scorrano, è in aspettativa in attesa di andare in pensione a fine estate e ha nominato come vice il dottor Maffei. Ad ortopedia restano perciò solo tre medici: Maffei, Esposito e Costa.
I sindaci, che di tutto ciò o non sanno niente (come nella vicenda del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) o non sanno ufficialmente nonostante siano seduti da mesi a un tavolo con Usl e Regione, attendendono da gennaio che l’Usl 1 mandi avanti il protocollo d’intesa per la week surgery al reparto di ortopedia. E l’ospedale sta aspettando da mesi la nomina del nuovo primario di anestesia. A dicembre andrà in pensione l’ortopedico agordino Massimo Costa, dal 1981 colonna del reparto.
È un quadro a tinte fosche quello che si ottiene mettendo assieme una serie di elementi e di notizie che arrivano da più parti. Ieri, a metterne in evidenza alcuni, ci ha pensato il gruppo di Agordo del Movimento 5 Stelle.
«Nei giorni scorsi anche il primario di ortopedia ha terminato il suo servizio», dicono i 5 Stelle, «la presenza di tre medici per coprire i turni di ortopedia è sottodimensionata rispetto alle esigenze del servizio sanitario. Per questo motivo verrà sacrificata la reperibilità notturna e quindi, dalle 20 alle 8, agli agordini verrà tolto uno dei più importanti servizi, rendendo inevitabile di notte il trasferimento di urgenze ortopediche a Belluno».
«Ci chiediamo quali siano le reali intenzioni della nuova dirigenza Usl», dicono. «La situazione va nel senso contrario rispetto ai toni pacati e alle rassicurazioni di un potenziamento di figure professionali essenziali quali anestesisti e primario ortopedico, dimostrando quindi che alle parole non sono seguiti i fatti».
Una frase, quest’ultima, che riporta alle cronache dello scorso autunno, quando, di fronte ai pugni stretti dei sindaci (finalmente compatti), Usl e Regione avevano congelato la week-surgery al reparto di ortopedia e si erano mostrati magnanimi istituendo un tavolo tecnico-politico e promettendo la stesura di un protocollo di intesa. Protocollo che da un lato istituisse la week surgery per l’attività di elezione e di programmazione, dall’altro garantisse la continuazione dell’attività traumatologica e protesica ad Agordo.
Il 10 gennaio (a distanza di due mesi dall’incontro in Regione) il sindaco di Taibon, Silvia Tormen, era ottimista e aspettava il protocollo entro fine mese. Da allora di mesi ne sono passati tre e anche l’ottimismo di Tormen e del collega sindaco di Agordo e presidente del Comitato dei sindaci agordini dell’Usl 1, Sisto Da Roit, sembra essere venuto un po’ meno.
Mercoledì il gruppo di lavoro agordino sulla sanità ha mandato una lettera al direttore generale Usl 1, Adriano Rasi Caldogno, per capire che intenzioni avesse e per chiedere un incontro entro il 20 di aprile.
«Manca ancora anche il primario di anestesia», dice Da Roit. «Se non avremo risposte noi torniamo a Venezia», aggiunge Tormen.
Entrambi, però, ancora non sapevano della decisione dell’Usl 1 di cancellare da domani la reperibilità notturna di ortopedico e gessista sia per le urgenze del pronto soccorso che per quelle del reparto.
Al proposito è curioso osservare che nell’ipotesi di week surgery sbandierata dall’Usl in autunno era invece prevista la sala gessi e la consulenza ortopedica 24 ore su 24.
Gianni Santomaso
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