Ospedale amico dei bambini Unicef: la Pediatria ci prova

BELLUNO. Si concluderanno il 14 settembre i lavori per la realizzazione del nuovo gruppo ospedaliero materno-infantile al San Martino di Belluno. Il, cantiere era partito alla fine del 2011 e...

BELLUNO. Si concluderanno il 14 settembre i lavori per la realizzazione del nuovo gruppo ospedaliero materno-infantile al San Martino di Belluno. Il, cantiere era partito alla fine del 2011 e avrebbe dovuto lavorare un paio d’anni. Invece, i numerosi problemi con le società appaltatrici hanno allungato i tempi di almeno 24 mesi. L’intervento è costato all’Usl 1 più di 11 milioni di euro.

«Con l’apertura di questa nuova struttura all’avanguardia, la Pediatria diventerà il luogo dove i bambini troveranno accoglienza e ricovero, a prescindere dalle patologie di cui soffrono», promettono il direttore generale dell’Usl, Pietro Paolo Faronato e il primario Luigi Memo. «Abbiamo appena ordinato lettini speciali e colorati, avremo una sala per i giochi e una stanza per gli studi e la ricreazione. E se un bambino dovesse rompersi una gamba, sarà operato dall’ortopedico, ma la degenza sarà effettuata qui da noi».

Ma l’unità operativa diretta da Memo intende ampliare la propria offerta sanitaria. «Attualmente nel nostro reparto è attivo un ambulatorio di Oftalmologia che funziona molto bene. Lo stesso faremo per la Dermatologia: abbiamo già individuato un medico che seguirà questo aspetto, poi vedremo di ripeterci anche per la Cardiologia pediatrica. E non dimentichiamo l’ambulatorio per l’allattamento, nato per dare consigli alle mamme su questo momento importante e per tenerle sotto controllo nel delicato momento del post partum. Insomma, vogliamo che il nostro ospedale sia a misura di bambino».

E proprio per questo, da qualche tempo il reparto ha attivato la procedura per diventare “Ospedale amico dei bambini”, un importante riconoscimento dato dall’Unicef .

«Si tratta di un percorso che abbiamo iniziato da anni e che prescrive una serie di attività che devono essere garantite, tra queste la presenza del rooming-in, il divieto dell’uso dei ciucci e l’allattamento al seno. Insomma, una serie di buone pratiche. Nei prossimi giorni ci sarà la prima verifica di questo cammino. Una tappa fondamentale per il nostro reparto», conclude Memo. (p.d.a.)

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