Ospedale Codivilla, sindaco e dg in Regione
CORTINA. L’ospedale Codivilla torna a far parlare di sè e lo fa direttamente in Quinta Commissione veneta dove oggi il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi e il direttore generale del’Usl 1, Pietro Paolo Faronato saranno ascoltati dai consiglieri. Assente la Conferenza dei sindaci per impegni.
È una vicenda complicata quella dell’ospedale cortinese, ingarbugliatasi ancora di più dopo la legge regionale che lo voleva tutto pubblico, seguita dalle schede programmatiche che invece prevedono la messa in vendita dei posti letto.
Su questo si inserisce anche la proposta di legge dei consiglieri Reolon e Toscani per mantenere la gestione pubblico-privata. Resta ancora aperta la questione dei due ricorsi al Tar presentati dalla Giomi e dalla Codivilla spa contro i provvedimenti regionali.
Intanto, il direttore generale Faronato è preoccupato. «La vicenda è ferma a dove eravamo qualche tempo fa, non si sono fatti passi avanti», precisa il dg che in merito al futuro del nosocomio aggiunge: «Quello che l’Usl pensa, l'abbiamo scritto nelle relazioni. A noi interessa che, qualunque sia il tipo di gestione, questa produca risultati, cosa che l’attuale sistema non ha assicurato. Infatti, l'attività su quella parte che doveva essere qualificante, cioè osteomielite va perdendosi, spostando invece l’attenzione su servizi a favore dei residenti. Così si crea un eccesso di offerta e un aumento dei costi, senza però risultati brillantissimi, rappresentando di fatto il quarto ospedale nella nostra Usl. E nel frattempo noi paghiamo i ricoveri e anche il deficit. Cortina deve svolgere un’attività fuori dalla nostra Usl e dalla Regione per poter essere redditizia. Non spetta a noi fare proposte, ma chi programma deve pensare alla distribuzione degli ospedali all'interno del Veneto e dell'Italia, indicando il ruolo delle singole strutture».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi