Ospedale di Belluno: materno-infantile, al via i lavori

Il cantiere partirà entro i primi di luglio. Riammodernati due reparti
una veduta aerea dell’ospedale di Belluno
una veduta aerea dell’ospedale di Belluno
BELLUNO.
Partiranno entro la fine di giugno, al massimo ai primi di luglio, gli attesi lavori per la realizzazione del gruppo materno-infantile all'ospedale San Martino di Belluno. Un'opera di cui si parla da almeno un decennio e che finalmente dovrebbe diventare realtà nel giro di 2-2,5 anni.

Un intervento importante, che permetterà di rendere all'avanguardia, tecnologizzati e a norma rispetto alle leggi sulla sicurezza e sull'impiantistica i reparti di ginecologia-ostetricia e di pediatria, attualmente collocati nella palazzina, ormai datata, all'interno dell'area ospedaliera,.

Il manufatto, che costerà circa 11 milioni di euro, sorgerà sopra il cosiddetto blocco F del San Martino, vale a dire sopra l'attuale reparto di pneumologia.

Rianimazione e gastroenterologia.
Ma le buone notizie non vengono mai da sole. Lunedì, infatti, saranno inaugurati i reparti riammodernati di rianimazione e di gastroenterologia. E per l'occasione arriverà anche il governatore del Veneto, Luca Zaia. I lavori sui due reparti erano stati avviati ancora 20 mesi fa e si sono conclusi lo scorso aprile.

Per quanto riguarda la gastroenterologia, l'unità operativa ha cambiato totalmente collocazione, passando dal blocco medico al quarto piano del blocco chirurgico, dove sono stati utilizzati degli spazi lasciati liberi da tempo. Si sono realizzate, così, tre sale endoscopiche tecnologizzate, alcuni ambulatori, una reception, dei servizi igienici e due sale per la preparazione e il risveglio dei pazienti.

Qui vengono eseguite le colonscopie, le gastroscopie, le visite specialistiche e gli interventi di rimozione di polipi in anestesia locale anche per i pazienti sottoposti allo screening del tumore del colon retto.

Un reparto che ha registrato, anche proprio grazie allo screening, un aumento dell'attività, con oltre 250 ricoveri ordinari nell'ultimo anno e 6000 prestazioni di colon-gastroscopie e visite.

Un altro discorso merita, invece, il reparto di rianimazione, per il quale l'intervento è stato soprattutto a livello di messa a norma dell'impiantistica, l'informatizzazione e la tecnologizzazione della strumentazione.

I nove letti di ricovero sono tutti muniti di un telecontrollo, che viene effettuato da un tavolo informatizzato, monitorato costantemente dal personale. Inoltre è in corso anche il cambio dei respiratori. L'unità operativa ha ricoverato in un anno oltre 453 pazienti in gravi condizioni. Le due opere sono costate complessivamente 2 milioni 250mila euro di cui 550mila euro stanziati dalla Fondazione Cariverona per l'intervento sul reparto di rianimazione.

Acceleratore lineare.
È stata, infine, avviata la procedura europea per l'acquisto e la messa in opera di un acceleratore lineare per la cura delle patologie oncologiche.

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