Ospedale di Lamon: "Più posti letto per tutto il Veneto"

La Regione scommette sul centro di riabilitazione di Lamon al servizio anche di pazienti extraterritoriali. Domenico Mantoan: «Questo ospedale è un'eccellenza che va rilanciata»
Autorità e medici all’ospedale di Lamon. Annunciati più posti letto per la riabilitazione
Autorità e medici all’ospedale di Lamon. Annunciati più posti letto per la riabilitazione
LAMON. Più posti letto al centro di riabilitazione di Lamon candidato a diventare struttura di riferimento per tutta la regione. Il segretario regionale Domenico Mantoan, in visita all'ospedale dell'altopiano, dopo il sopralluogo fra reparti e laboratori, ha detto che i posti letto possono essere anche raddoppiati purché la struttura assuma valenza extraterritoriale. La visita di venerdì pomeriggio, subito dopo il summit sulla sanità provinciale convocato dal consigliere Dario Bond nella sede Usl di Feltre, non è coincisa solo con l'apprezzamento da parte del segretario Mantoan. «E' stata una visita organizzata all'ultimo momento ma alla fine abbiamo ottenuto rassicurazioni che definirei storiche», sostiene il capogruppo del Pdl, Dario Bond. «Come prima cosa Mantoan si è complimentato per la gestione della struttura e ha parlato senza mezzi termini di una eccellenza. Poi ha invitato tutti a pensare in grande perché l'ospedale di Lamon può farlo. Specializzarsi nella riabilitazione è stata una carta vincente. Il segretario regionale ha detto che i posti letto possono essere aumentati portando la struttura da zonale a regionale. Si è parlato anche di raddoppio. Del resto, apparecchiature e spazi per poterlo fare ci sono». Il tavolo che si è riunito all'ospedale di Lamon, alla presenza del direttore generale dell'Usl 2 Bortolo Simoni, del direttore sanitario Domenico Scibetta, del sindaco di Lamon Vania Malacarne, del primario Massimo Ballotta con i medici della sua équipe Brunetta Poletti e Giuseppe Dalla Corte, ha affrontato anche altri nodi come quello sull'accessibilità alla struttura. Più posti letto, in una prospettiva regionale e non più territoriale, implicano un aumento dei flussi e la necessità di mettere mano ai collegamenti. Da questo punto di vista torna attuale la ristrutturazione di un'ala dell'ospedale utilizzata in passato come casa di riposo e centro per alcune associazioni di volontariato. Si tratta di una struttura, chiusa da anni, che versa in stato di degrado. L'ipotesi emersa dall'incontro è quella di poterla trasformare in foresteria a favore degli ospiti che non hanno bisogno di essere ospedalizzati o dei loro familiari. Un progetto sostenuto dallo stesso primario Massimo Ballotta che bene vedrebbe, in un'ottica di complementarietà con il vicino centro di riabilitazione, una struttura per la post-acuzie dove i pazienti possono continuare il percorso riabilitativo anche dopo la dimissione ospedaliera. «Quello di Lamon», commenta il consigliere regionale Bond, «è stato un incontro storico per il grande rilancio del centro di riabilitazione, un rilancio che incontra il placet dell'assessore Luca Coletto».

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