Ospedale, parcheggio da regolamentare
Ipotesi disco orario su tutta l’area, per impedire che venga occupata da chi lavora in centro storico
Il parcheggio dell'ospedale di Belluno L'ospedale di Belluno
BELLUNO. Auto parcheggiate a bordo strada, raffica di multe in ospedale. Non è la prima volta che accade, e non sarà neanche l’ultima lascia intendere il direttore generale Adriano Rasi Caldogno: «Gli stalli a disposizione del nostro ospedale sono numerosi, un posto lo si trova sempre». Magari non nel posteggio principale, ma «l’area dell’ex materno infantile ha molti posti che rimangono vuoti», segnala Rasi Caldogno.
Un paio di giorni fa la direzione dell’azienda sanitaria, che è proprietaria del parcheggio, ha chiamato la Polizia locale perché alcune auto erano parcheggiate lungo la strada su cui passano le ambulanze. «Non è tollerabile, ci sono i mezzi di soccorso che devono passare», continua Rasi Caldogno. «Abbiamo messo la segnaletica nuova, con cartelli che indicano il divieto di sosta e anche di fermata. Se gli automobilisti non rispettano queste regole, i vigili fanno solo il loro lavoro a sanzionarli. Siamo fra gli ospedali del Veneto che ha il maggior numero di stalli a disposizione di personale e utenti». Il problema è che spesso il parcheggio dell’ospedale viene usato («impropriamente», ricorda Rasi Caldogno) da persone che lavorano in centro storico, e usano quello spazio come un parcheggio pubblico. In realtà è a servizio dell’ospedale. E dunque la raffica di multe fa affiorare un problema ben più profondo, che necessita di una soluzione.
Il Comune si è messo a disposizione per individuare, insieme all’Usl, alcune ipotesi. «Abbiamo proposto di istituire un gruppo tecnico fra Usl e Polizia municipale», spiega il sindaco Massaro. Sul tavolo ci sono varie ipotesi: mettere il disco orario (da 3 o 4 ore) su tutta la zona, come è stato fatto a Feltre; mettere il parcheggio a pagamento (soluzione più remota, questa); destinare una zona, magari quella verso l’ex materno infantile, a parcheggio per i dipendenti, per liberare così il posteggio principale per gli utenti.
Ma prima di arrivare ad una regolamentazione Rasi Caldogno si appella agli automobilisti: «Posti liberi ce ne sono, magari non nel parcheggio principale ma si tratta di fare cento metri a piedi», conclude. «In autunno il Pronto soccorso ha segnalato formalmente che il comportamento di alcuni automobilisti che parcheggiavano in maniera impropria lungo la strada creava difficoltà ai mezzi di soccorso, facendo perdere loro tempo. Non è accettabile. Se si protrarrà un utilizzo improprio del parcheggio, dovremmo ipotizzare forme di regolamentazione, magari con il disco orario come è stato fatto a Feltre».
(a.f.)
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