Ospedale San Martino primario e due medici lasciano la Cardiologia
belluno
Era arrivato nel reparto di Cardiologia del San Martino nel settembre 2019, dopo appena un anno è pronto a rifare le valigie. Nuove sfide attendono il primario Giovanni Turiano (nella foto), che dal primo ottobre si trasferirà all’ospedale di San Donà di Piave. A breve, se ne andranno anche i cardiologi Paola Russo, che farà il medico sul territorio, e Luigi Tarantini, che si sposterà a Reggio Emilia. Tre medici se ne andranno dal reparto nel giro di poche settimane e un quarto dovrebbe lasciare il servizio a gennaio.
«Ho deciso di andarmene per motivi personali», tiene a precisare il primario Turiano, «perchè qui a Belluno ho trovato personale medico e infermieristico di altissimo livello. In questo mio anno di lavoro, mi sono reso conto che qui a Belluno tutti i reparti sono validi».
Turiano non può non dimenticare, facendo un bilancio di questa sua breve permanenza al San Martino, il periodo dell’emergenza Covid. «Anche se non siamo stati direttamente sul fronte», precisa, «abbiamo vissuto anche sulla nostra pelle gli effetti di questa epidemia, con una vistosa diminuzione degli accessi al nostro reparto per emergenze cardiologiche. Visto che la cardiopatia non guarisce perché c’è il lockdown, significa che le persone malate hanno preferito posticipare o saltare le visite e i controlli, rischiando gravi conseguenze. E così ha fatto anche chi ha avuto i primi disturbi cardiaci. Per questo invitiamo tutti a non trascurare la cura e la prevenzione di queste patologie e di ricorrere alle cure mediche, anche se c’è il Covid».
Di fronte a questi atteggiamenti della popolazione, il primario, insieme al collega Tarantini, ha pensato di attivare un progetto che prevede la telemedicina e la telerefertazione a distanza. «Siamo convinti che questa sia la nuova frontiera della medicina. La speranza è che ci siano le risorse per continuare su questa strada».
Tornando all’emergenza personale, l’Usl 1 Dolomiti è corsa subito ai ripari: tramite Azienda zero, è stato bandito il concorso che prevede l’assunzione di cinque cardiologi per il territorio bellunese; nel frattempo sono stati firmati tre contratti in libera professione ed è stato assunto uno specializzando per l’emodinamica. Chiesta anche una convenzione con l’Usl trevigiana per turni nei fine settimana. —
pda
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