Ospedale senza il capo di chirurgia
PIEVE DI CADORE. Tempo di cambiamenti all’ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore. Ai primi di ottobre, infatti, il primario dell’unità operativa di chirurgia, Eliseo Burigo, ha cessato la propria attività e l’Usl sta cercando di trovare il sostituto. Infatti, secondo quanto previsto dall’Atto aziendale, sono due le apicalità previste per i reparti di chirurgia: e mentre per Belluno la figura è presente, resta da individuare quella cadorina.
Nel frattempo, però l’azienda sanitaria ha dato l’incarico provvisorio di dirigenza ad un altro chirurgo del reparto del Giovanni Paolo II, vale a dire il dottor Giovanni Vairani.
Intanto, è stato approvato anche il progetto esecutivo degli interventi per ristrutturare il pronto soccorso di Pieve di Cadore: un lavoro importante di oltre 2 milioni di euro che dovrà rivoluzionare non solo a livello strutturale ma anche di concezione l’unità operativa rendendola più accogliente, con spazi dedicati ai pazienti e ai loro familiari, dividendo la zona del triage dalla sala d’attesa. Un intervento che negli altri due ospedale dell’Usl 1 è già stato eseguito, e che invece qui si è deciso di eseguire ora quando cioè si sono trovate le risorse per eseguirlo.
I lavori costeranno 1.133.298 euro, mentre un altro milione saranno solo per spese tecniche di realizzazione dei progetti, di direzione lavori, di attività di consulenza e di supporto, per un totale, quindi di 2.350.000 euro di cui 1.190.024 a carico dei fondi ministeriali e il resto a carico dell’Usl. Infatti, agli uffici tecnici dell’azienda sanitaria, si è dovuto affiancare anche un consulente vista «la continua variazione e integrazione di disposizioni legislative in materia». (p.d.a.)
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