Ospitalità diffusa la rete come mezzo di promozione
AGORDO. «In rete possiamo promuovere il nostro modo di vivere, il nostro territorio e le nostre risorse». Ieri pomeriggio nella saletta della biblioteca civica di Agordo si è svolta un'altra tappa del percorso che dovrebbe far decollare il progetto di ospitalità diffusa nella Conca Agordina. All'invito dei comuni di Agordo, Taibon, Rivamonte, Gosaldo, Voltago e La Valle hanno risposto sia i titolari di strutture ricettive che già avevano formalizzato la loro manifestazione di interesse, sia alcuni gestori di bar, mini-market, negozi di prodotti tipici. A queste ultime categorie, infatti, era in particolare dedicata la riunione condotta dall'assessore al turismo del comune di Agordo, Gabriele Trento, e dai sindaci di Taibon, Silvia Tormen, e di Rivamonte, Valter Todesco. Era presente anche l'assessore al turismo di Gosaldo, Florestano Monestier. «Ospitalità diffusa», ha detto Silvia Tormen, «è prima di tutto un modo di pensare che parte dal presupposto che le risorse che abbiamo sono nostre sia per quanto riguarda la cura che per quanto riguarda il godimento. Dobbiamo consentirne la fruibilità al turista mettendoci in rete in modo da creare un'offerta più amplia e completa possibile». Dopo aver incassato il sì di 24 titolari di strutture ricettive, ora il progetto richiede l'adesione degli altri operatori turistici che, secondo gli amministratori, devono capire che solo facendo squadra si possono ottenere benefici. «Dobbiamo uscire dalla logica che se guadagna l'altro ci rimetto io – ha infatti sottolineato Tormen – per abbracciare quella che invece pensa che il beneficio dell'altro è anche quello mio».
Un ragionamento di questo tipo è stato fatto a Faller di Sovramonte, dove da quattro anni è partito l'albergo diffuso. «Siamo una frazione di soli 180 abitanti – ha raccontato Guido Trento che di quel progetto è uno dei promotori – ma nell'ultimo anno abbiamo avuto 1600 giornate- presenza e flussi enormi nel periodo estivo: nessun giorno con camere libere. Abbiamo avuto 40 mila visite sul nostro sito, in più il ristorante e il mini-market lavorano bene e stanno in piedi grazie a questo progetto». Un esempio, quello di Faller, che deve spronare gli operatori della Conca Agordina, i quali possono partire con un vantaggio: quello di essere nel cuore delle Dolomiti. «Adesso dobbiamo partire – ha detto Gabriele Trento – abbiamo parlato con l'assessore regionale Finozzi che ci ha assicurato un cambiamento a livello legislativo che consente di far parte dell'ospitalità diffusa anche a soggetti senza partita Iva che però aderiscano a delle associazioni di scopo, come per esempio la Pro loco di Agordo».
L'obiettivo, quindi, è di partire con il 2015, di creare un sito che da un lato promuova le bellezze del territorio, dall'altro consenta le prenotazioni alle varie strutture ricettive. Ad esso andrà abbinato anche il sistema Open Alp, che tuttavia, come fatto notare in sala, deve essere arricchito con le informazioni relative proprio alla ricettività. Fulcro del progetto di ospitalità diffusa sarà l'ufficio turistico di via XXVII aprile che è stato riaperto sabato scorso sotto la gestione della Pro loco e che oggi alle 18 verrà ufficialmente inaugurato. Nell'occasione verrà anche allestita nella biblioteca civica “6 A”, la mostra fotografica, curata da Foto Riva Alleghe, che ripercorre la storia della Transcivetta dal 1975 ai giorni nostri. “6 A”, in onore di sei amici che diedero vita all'evento (Giorgio Botter, Romano Bortolini, Alberico Faciotto, Giorgio Favretti, Bruno Corzuol e Massimo Guadagnini), sarà aperta fino al 6 gennaio (lunedì e martedì 16-18.30, mercoledì 9.30-11.30 e 16-20, giovedì e venerdì 9- 11).
Gianni Santomaso
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