Ospiti “clandestini”, hotel nei guai
CORTINA. Denunciato un albergo di Cortina. Non si sa come si chiami e non si conosce nemmeno il numero delle stelle: di sicuro non aveva comunicato gli alloggiati al Commissariato di polizia di Cortina, come prevede la legge. I gestori degli alberghi e di altre strutture ricettive - compresi i campeggi per tende o roulotte, i proprietari o i gestori di case e appartamenti per le vacanze e gli affittacamere - devono comunicare ogni giorno all’autorità di pubblica sicurezza l’arrivo e le generalità degli ospiti. Gli unici esentati sono i rifugi alpini, che sono disciplinati in modo diverso.
L’avviso può essere fatto anche per via telematica: i titolari inseriscono i dati del cliente in un programma apposito, gestito dalla questura, che in tempo reale segnala con degli allarmi visivi (luce gialla o rossa) e sonori alla sala operativa gli alloggiati già segnalati per qualche particolare motivo.
Una specie di “grande fratello”, che permette di monitorare adeguatamente tutto il territorio e prevenire o reprimere eventuali reati. Il collaudato meccanismo non è scattato e questo ha messo in moto la volante della polizia, che è intervenuta immediatamente sul posto, verificando la situazione e provvedendo a denunciare il titolare dell’albergo per mancata comunicazione di alloggiati. Può tranquillamente darsi che non ci fosse alcun tipo di pericolo e, fino a prova contraria, tutti gli ospiti erano persone più che perbene; ma la legge vale sempre e le comunicazioni vanno fatte tempestivamente, per tranquillizzare o mettere in guardia le forze di polizia. (g.s.)
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