Ostentava ricchezza e non pagava l’assegno condannato un feltrino
FELTRE. Ostentava ricchezza, ma non pagava gli alimenti. Un feltrino con tre figli a carico è stato condannato a due mesi di reclusione e 500 euro di multa dal giudice Riposati, oltre a un risarcimento danni per la ex moglie di 2 mila euro.
Il pubblico ministero Gulli aveva chiesto tre mesi, mentre secondo il difensore Rech la prova non era stata raggiunta e l’imputato andava assolto con formula dubitativa.
L’uomo si era visto contestare 570 euro per il mese di gennaio 2016 e 690 per le sedici mensilità comprese tra il mese di febbraio e quello di maggio 2017 per un totale di più di 11 mila euro. Eppure, secondo l’ex coniuge, aveva un’impresa individuale, viveva in una casa da 200 metri quadri e i soldi non gli mancavano. Mentre i tre ragazzi dovevano cavarsela con l’aiuto del nonno materno, che contribuiva volentieri al loro sostentamento, compatibilmente con le sue possibilità economiche. Secondo la difesa, il fatto che l’uomo conducesse un’impresa non significa per forza che fosse in grado di pagare l’assegno di mantenimento. Quanto all’abitazione, era la casa coniugale. Il giudice ha condannato anche al pagamento delle spese di costituzione di parte civile con l’avvocato Fantauzzi.
Un altro caso di violazione degli obblighi di assistenza familiare in tribunale, ma per un importo di molto inferiore. In questo caso, l’uomo, che è difeso dall’avvocato Rech, avrebbe dovuto versare 100 euro al mese per la figlia.
L’imputato sostiene di avere delle buone ragioni per non aver corrisposto l’assegno per otto mesi, ma ciò dovrebbe emergere nella prossima udienza. —
G.S.
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