Ostetricia, nascite in risalita a fine anno saranno ottocento
FELTRE. Il fenomeno della contrazione delle nascite non riguarda il Santa Maria del Prato. Che dalle proiezioni, sommando tutti i casi presi in carico dall’inizio dell’anno, a fine 2016 dovrebbe chiudere con ottocento nati, in risalita dunque rispetto agli ultimi tempi.
La proiezione conferma l’ospedale di Feltre come uno dei centri di eccellenza a livello ostetrico e ginecologico. Grazie anche all’impostazione olistica della primaria Laura Favretti che segue con l’équipe non solo il decorso della gravidanza ma anche la delicata fase del post-partum. A questo proposito l’Usl 2 si è candidata a partner dell’Istituto superiore di sanità per il progetto “Identificazione e trattamento precoce della depressione post partum”, per la prevenzione e intervento precoce della depressione che può colpire la donna dopo il parto.
La depressione post partum rappresenta, infatti, per caratteristiche cliniche e statistiche, la più rilevante complicanza psichica relativa al puerperio. Da qui la necessità, ravvisata a livello di ospedale di Feltre con Laura Favretti responsabile scientifico del progetto, di avviare una rete con tutti gli operatori coinvolti nel percorso nascita: dal coinvolgimento del partner all’attenzione alla rete sociale di supporto alla donna, fino all’attenzione alla relazione madre-bambino e all’attivazione di un monitoraggio per valutare gli esiti.
L’Istituto superiore di sanità ha già inviato il testo dell’accordo di collaborazione con l’Usl di Feltre per la regolamentazione dei reciproci rapporti. L’azienda sanitaria feltrina è impegnata nella messa a punto del progetto “Benessere psicologico”, che vede coinvolti i reparti di ostetricia e ginecologia, di psichiatria e il Consultorio familiare.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di sensibilizzare la popolazione a rischio sulla patologia, cioè di spiegare alle donne, ai loro partner o familiari che ci sono dei sintomi che non vanno sottovalutati dopo la nascita del bambino, per intervenire il più precocemente possibile. Le persone affette da questa sindrome, individuate attraverso interventi di screening, saranno curate con i farmaci e con la psicoterapia, se necessario.
Il fine è quello di ridurre il disagio soggettivo delle pazienti e migliorarne la condizione di salute psicofisica. Tutto questo non prescinde dal coinvolgimento di tutti: il dipartimento materno infantile, quello di salute mentale, i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale.
La primaria Laura Favretti lo ha detto fin dall’esordio alla direzione del reparto nel 2014: c’è un prima, un durante e un dopo parto. La volontà è stata quella di riordinare il percorso nascita e di riservare una sempre maggiore attenzione anche alle fasi pre-gravidiche, alla fertilità, e alla delicata condizione del dopo-parto.
Laura Milano
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