Otto pecore azzannate alle Ronce, sul Nevegal: si sospetta l’attacco di un lupo

La famiglia Reolon-Balcon, che gestisce l’agriturismo, ha ritrovato i capi morti, e tre feriti, ieri mattina. La Polizia provinciale ha verificato i morsi e fatto alcuni prelievi per svelare l’identità del predatore

BELLUNO. «È la prima volta che vedo una cosa del genere. Sono nata qui, in 56 anni mai visto una situazione simile, davvero». La signora Antonella Reolon, che gestisce l’agriturismo Le Ronce, ha ancora la voce che le trema. È ormai tardo pomeriggio, nel prato davanti all’attività c’è ancora il veterinario che si prende cura delle pecore ferite. Sono tre. Altre otto sono morte, azzannate alla gola da un animale selvatico. Potrebbe essere stato il lupo, che più volte è stato visto aggirarsi nei boschi del Nevegal. C’è chi dice che la coppia, che ha anche dei cuccioli, prediliga la zona del Visentin, ma negli ultimi quattro mesi (da Pasqua a ieri) le predazioni che potrebbero essere attribuite al lupo si sono verificate anche nella parte alta del Limanese. Spostandosi da un’altra parte della provincia, le fototrappole hanno immortalato un lupo in Cansiglio, dunque c’è un esemplare anche nella zona dell’Alpago.

Alle Ronce sono rimaste vittime dell’attacco otto pecore. «Ci siamo accorti questa mattina (ieri, ndr) di quello che era successo. Stanotte (fra mercoledì e ieri, ndr) non abbiamo sentito nulla», continua Antonella Reolon, che vive alle Ronce con la famiglia. Le pecore (trentadue) erano in un recinto elettrificato, vicino all’agriturismo. «Le abbiamo trovate morte, azzannate alla gola. Altre tre erano ferite. Abbiamo chiamato il veterinario che le sta curando». Erano molto spaventate, tanto che anche per il medico è stato difficile avvicinarle. Sono stati applicati dei punti di sutura, il veterinario ha somministrato gli antibiotici e le pecore dovrebbero riprendersi. Per lo meno dalle ferite, per lo spavento che hanno preso ci vorrà del tempo.

Ieri sera alle Ronce è arrivata anche la Polizia provinciale, per verificare le ferite delle pecore uccise e raccogliere reperti da far analizzare. Solo così si conoscerà l’identità del predatore che nella notte fra mercoledì e ieri è entrato nel recinto e ha fatto strage di pecore. La famiglia Reolon-Balcon, intanto, si informerà per fare richiesta di indennizzo alla Regione. Ma resta l’amarezza per l’episodio: «Si lavora tanto, poi una mattina ti svegli e trovi otto capi morti in questo modo», conclude la signora Antonella.

La notizia dell’attacco subito dalle pecore alle Ronce ha fatto rapidamente il giro del Castionese ed è arrivata fin sul Colle del Nevegal. C’è chi giura di aver sentito che i lupi sono almeno dieci, ma per avere un riscontro ufficiale non resta che attendere: gli esiti dei prelievi (e delle successive analisi) fatte dalla Polizia provinciale, per esempio. Quello accaduto alle Ronce è il primo probabile attacco di un lupo in agosto. Sul Nevegal una predazione non si verificava dall’inizio di giugno.

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