Pachner determinato a presentare ricorso

«Il dossier è già nelle mani dei legali. La firma di Mattarella? Non significa che la legge non sia viziata»
SAPPADA. Se il governatore Luca Zaia non farà ricorsi alla Corte Costituzionale, a Sappada ci sarà comunque chi gli subentrerà. «Sono io, siamo noi», conferma Max Pachner, che non si rassegna a traslocare in Friuli. «Parlo anche a nome dei tanti che hanno sottoscritto l’appello alla presidente Boldrini perché non concedesse alla Camera il voto, considerata l’incostituzionalità della legge», precisa Pachner.


Un ricorso, si sa, costa. E caro. «Ma io e gli amici siamo determinati a non mollare, costi quel che costi», insiste l’ex sindaco di Sappada ed ex vicepresidente della Provincia di Belluno. «Il dossier è già in mano ai nostri legali per capire quale possa essere l’opposizione più efficace». Il principale vizio di incostituzionalità resta la mozione del Consiglio regionale veneto. E poi, secondo Pachner, era necessaria una legge costituzionale, poiché il passaggio è avvenuto («o non dovrà avvenire») verso una Regione a statuto speciale.


Pachner non esclude anche un’opposizione dura sul piano politico. «Io ho già fatto il mio tempo, ma tra gli amici che non vogliono svendersi», anticipa, «ci potrebbe essere chi sta pensando alle prossime Comunali come ultima spiaggia per salvare il salvabile».


All’attuale amministrazione e in particolare al sindaco Manuel Piller Hoffer il suo più vivace predecessore rimprovera «quantomeno eccessiva prudenza. Non ha fatto nulla, proprio nulla, per restare in Veneto. Nemmeno un ordine del giorno. Anzi, ha fatto chiaramente intendere la sua predilezione per il Friuli, di fatto svendendosi ai referendari. Ma adesso pagherà anche lui».


Che cosa avrebbe da pagare Manuel Piller Hoffer? Tutte le difficoltà – asserisce Pachenr – d’ingresso in Friuli. «Ha dichiarato a Udine che vorrebbe votare fra qualche mese per la Regione Fvg, ma lo sa, il sindaco, che se va bene ci vorranno almeno due anni di atti burocratici? E come la mettiamo con i problemi che adesso stanno emergendo? La partecipazione alle Aree Interne, ad esempio, è in forse. La sede della scuola potrebbe trasferirsi a Forni Avoltri, più centrale rispetto a Comeglians, dove si trova l’Istituto comprensivo. I servizi sanitari si allontanano. I nostri agricoltori sono preoccupatissimi per la minore disponibilità di contributi dal Friuli». Pachner sembra un fiume in piena, un vulcano in eruzione. «La vera battaglia comincia adesso», conclude. «Si sapeva che il Capo dello Stato avrebbe firmato. Ciò non vuol dire che quella non sia una legge viziata».
(fdm)


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