Padovano salvato sull’Agner grazie ai visori notturni

Un intervento impegnativo e complesso quello che questa notte ha visto all'opera una squadra del Soccorso alpino di Agordo nel recupero di una persona in difficoltà in cima al monte Agner (2.872 metri di altitudine). Il primo in assoluto in Italia con l'utilizzo di visori notturni, Nvg Night vision goggles, a quelle quote e condizioni.

Un intervento impegnativo e complesso quello che questa notte ha visto all'opera una squadra del Soccorso alpino di Agordo e l'equipaggio dell'AB 205 del Quarto Reggimento aviazione dell'esercito “Altair” di Bolzano nel recupero di una persona in difficoltà in cima al monte Agner (2.872 metri di altitudine). Il primo in assoluto in Italia con l'utilizzo di visori notturni, Nvg Night vision goggles, a quelle quote e condizioni.

Giovedì, in mattinata, R.P., 27 anni, di Cittadella era partito per risalire la ferrata Stella alpina, sull'Agner, con l'intenzione di passare poi la notte al bivacco Biasin. Probabilmente la presenza di una notevole quantità di neve ha rallentato il suo avanzare e si è ritrovato all'uscita del difficile percorso attrezzato verso le 20. Con il sentiero nascosto dalla coltre, ha cercato di proseguire e raggiungere il rifugio, ma ha sbagliato direzione e si è ritrovato, dopo essere scivolato più volte, un centinaio di metri più alto, sotto la parete dei Lastei, al buio, con la pila, però senza ramponi e piccozza che lo aiutassero nei movimenti. Impaurito, contuso e bloccato su un ripido versante con il rischio di rotolare per centinaia di metri a valle, ha contattato il 118.

Alle 21.30 la centrale ha allertato la Stazione del Soccorso alpino di Agordo che, proprio una settimana prima, aveva preso parte a un'esercitazione notturna con due elicotteri dell'esercito (uno pilotato dallo stesso comandante di questa notte) sul passo Duran. La richiesta di intervento inoltrata a Poggio Renatico è stata prontamente accettata con l'invio di un elicottero. Dopo aver predisposto ogni cosa per il volo, passata da poco la mezzanotte, quattro soccorritori sono stati imbarcati, trasportati nel buio in quota e sbarcati in hovering su una cima a sinistra di quella dei Lastei, a circa 2.500 metri di quota. Lasciati soli, i soccorritori hanno attrezzato gli ancoraggi, si sono calati per 150 metri e, per un traverso, in un'ora e mezza hanno raggiunto l'escursionista. Valutata la situazione, lo hanno assicurato e aiutato a risalire in un punto più facile per l'avvicinamento dell'AB 205, che li ha imbarcati in due rotazioni, per poi trasportarli all'ospedale di Agordo, dove l'uomo è stato accompagnato per le verifiche del caso.

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