Paese in lutto per la morte di Manuel
L'amico di famiglia: «Sembra che a nessuno interessi conoscere le cause dell'incidente»

VIGO DI CADORE.
Paese in lutto per la morte di Manuel Da Rin Puppel, il ventottenne che domenica scorsa, ha perso la vita mentre insieme all'amico Vanni, stava percorrendo la provinciale che da Laggio porta alla statale 51 bis, in sella alla motocicletta.
«Non potevo crederci - afferma Giovanni Da Sacco, titolare della Fotoottica Ok di Laggio - quando sono venuto a conoscenza della notizia. La morte di Manuel ha sconvolto tutti». E' come se una cappa di piombo fosse calata sull'intero paese, dove la famiglia abita ed è molto conosciuta. «Ero ancora in negozio - prosegue Da Sacco - quando ho visto arrivare mia figlia sconvolta: aveva appena ricevuto un sms sulla tremenda notizia. Conosco bene lui e la sua famiglia. Manuel colpiva per il suo sorriso e la gentilezza con la quale si rivolgeva alle persone». Il ventottenne a Laggio era nato e cresciuto. Lavorava con il padre Walter che gestisce una ditta artigiana specializzata in lavori edili. Spesso lo si poteva vedere sui tetti delle case dove era chiamato a realizzare lavori di carpenteria o come lattoniere. La causa dell'incidente nel quale Manuel ha perso la vita, sono ancora sconosciute. «Ho l'impressione - continua Da Sacco - che a nessuno interessi, perché sia i suoi amici che i conoscenti sembrano schivare l'argomento. Ad appesantire ulteriormente il dolore, il fatto che la famiglia Da Rin Puppel solo una settimana fa era stata colpita da un altro lutto, quello del cugino Diego Puliè, lo scalatore di Sedico morto a causa di un incidente in montagna». Manuel lascia, oltre al padre Walter, la madre Vittoria e il fratello maggiore Diego, sposato con due bambini. «Certamente - dicono alcuni amici - Laggio non sarà più lo stesso perché sia Manuel che il fratello Diego, come anche il padre Walter, sono sempre stati gli animatori delle manifestazioni organizzate in paese, compresa la corsa con le liode. Amavano le moto, ma non erano fanatici delle due ruote». Sulla sella posteriore della moto di Manuel, c'era un amico, Vanni Zancolò, con il quale formavano una coppia affiatatissima e con il quale erano stati anche in Australia. L'amico cadendo ha riportato alcune ferite, ma non è grave, tanto che è stato trattenuto all'ospedale di Pieve in osservazione e per alcuni accertamenti. Della morte dell'amico, Vanni è stato messo al corrente, solo a tarda notte. «Siamo venuti a conoscenza della disgrazia - spiega Antonino Da Rin Zanco, presidente delle Regole di Vigo - poco dopo che il padre al bar aveva ricevuto una telefonata sul cellulare e, senza dire una parola, se n'è andato. Stavamo parlando dei progetti per la promozione turistica del paese, che saranno organizzati la prossima settimana».
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