Paga la bolletta Enel per tenere accesa la luce sulla chiesa

A San Gregorio il comune risparmia spegnendo i lampioni ma un cittadino versa 70 euro per illuminare l’edificio

SAN GREGORIO NELLE ALPI. Tanti chiedono di avere il lampione davanti a casa propria, un pensionato sangregoriese invece paga per tutti pur di tenere acceso quello davanti alla chiesa, versando di tasca propria 70 euro. Ha iniziato nel 2009, l'anno dopo la decisione del Comune di spegnere metà dell'illuminazione pubblica. Era il 2008 - momento nero per il municipio ai piedi del Pizzocco, a un passo dal commissariamento – e le iniziative sul rigoroso utilizzo delle risorse si sono rivelate provvidenziali per la sopravvivenza dell'ente negli anni di maggior difficoltà economica, grazie anche ai tagli alle indennità di reperibilità degli operai. In tempi di austerity, si tira la cinghia dovunque si può. Le luci lungo le strade si riaccendono tutte solo per un mese a cavallo tra dicembre e gennaio durane le feste natalizie mentre le luminarie restano in soffitta (anche perché c'è più gente in giro) e poi quasi la metà degli interruttori torna ad abbassarsi per risparmiare sulla bolletta e continuare a dare un segnale.

L'impianto d'illuminazione comprende lampade a basso consumo energetico che rimangono in funzione tutta la notte lungo le strade principali (con una luminosità che compensa il palo buio a fianco) e altre di vecchio tipo con il timer a tempo. E adesso è di nuovo spento praticamente un lampione su due, ma non quello che illumina la chiesa e il campanile perché un residente che pensa all'immagine di San Gregorio paga la bolletta (70 euro circa) affinché si possa vedere e ammirare uno dei suoi simboli da lontano. Il cittadino dallo spirito sociale – che vuole restare anonimo - è tornato puntualmente a rinnovare l'ormai consueto versamento al vicesindaco Guglielmo Giazzon, che dopo aver ricevuto per il sesto anno consecutivo il contributo, ci tiene a ringraziarlo ufficialmente, esprimendo un elogio a nome dell'amministrazione. «È un'iniziativa lodevole, ce ne fossero di più di persone così», commenta l'assessore sangregoriese. «Il suo impegno è sempre costante». Così, il faro sul lato della chiesa resta acceso dal tramonto più o meno fino alle 23.30 e da Santa Giustina si vede il campanile illuminato. Altrimenti non si riuscirebbe.

Raffaele Scottini

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