«Pagate 25 mila euro o vi uccido»

L’albanese bloccato martedì nel parcheggio del bar Bianco è finito in carcere per estorsione a due fratelli di Sedico. Le manette per il 30enne residente a Thiene sono scattate, quando una busta con dentro 1.500 euro è passata nelle sue mani

CESIOMAGGIORE. Presunto sicario, sicuro estorsore. Mi hanno chiesto di uccidervi, ma possiamo metterci d’accordo. Senza le virgolette, però il senso del ragionamento è questo, a sentire gli investigatori. Il cittadino albanese E.Z. è stato arrestato martedì mattina, nel parcheggio del bar Bianco di Busche dagli agenti della Squadra mobile di Belluno. Le manette per il 30enne residente a Thiene (Vicenza) sono scattate, quando una busta con dentro 1.500 euro è passata dalle mani di un uomo di Sedico alle sue. Soltanto un acconto di una cifra complessiva sui 25 mila euro per avere salva la vita. Non era presente il fratello della vittima dell’estorsione, anche lui minacciato di morte.

L’albanese e almeno un complice avrebbero avuto l’incarico da qualcuno di ammazzarli tutti e due e l’unica speranza di scamparla era quella di versare questa somma. Tenendo anche alle proprie tasche, oltre che alla propria pelle, le parti offese avevano avvertito il 113 della polizia, prima di questo appuntamento e gi agenti della Squadra Mobile, coordinati da Mauro Carisdeo, hanno potuto appostarsi e seguire tutte le fasi della consegna. Quando è spuntata la busta, hanno solo dovuto aspettare che finisse nelle mani dell’uomo, per venire allo scoperto e bloccare E.Z. nello stesso parcheggio. L’uomo non ha avuto scampo: c’è tutta una serie di fotografie, oltre al un filmato che lo documentano.

I due si conoscevano fin dai tempi della scuola, all’alberghiero di Falcade. Ma ultimamente si sarebbero incontrati anche in un locale del Feltrino, che l’indagato avrebbe utilizzato come pretesto per chiedere questi soldi a quello che era un vecchio amico. Il gestore mi ha chiesto di uccidervi - non si conosce con certezza perché, ma è almeno probabile che c’entri una donna - ma se mi date gli stessi soldi che mi sono stati promessi, amici come prima.

Ieri mattina l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Sgubbi. I difensori Valerio Piller Roner e Massimo Montino hanno chiesto gli arresti domiciliari, una misura sulla quale il pubblico ministero Simone Marcon ha grosse riserve, perché è già stata applicata all’uomo, ma non è servita. C’era anche un obbligo di dimora a Thiene, che evidentemente è stato violato come minimo per raggiungere Busche e incassare questa prima rata da una persona spaventata, ma allo stesso tempo pronta ad avvertire le forze di polizia.

La Squadra mobile di Belluno sta proseguendo le indagini, per capire se ci siano delle altre persone coinvolte nell’estorsione. Non sono esclusi nuovi provvedimenti.

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