Palaghiaccio e stadio di calcio: Chissalè parte dagli impianti

Agordo, nel suo primo giorno da sindaco ha già effettuato un sopralluogo all’“Ivano Dorigo”



«Subito attivi per riportare il decoro allo stadio del ghiaccio e per trovare una soluzione al punto ristoro allo stadio di calcio».

Insieme all’attenzione per quanto concerne la ricostruzione post-Vaia annunciata ieri, il nuovo sindaco di Agordo, Roberto Chissalè, indica altre due immediate priorità da prendere in esame nei primi giorni della legislatura. Si tratta del palaghiaccio “Toni Guadagnini” e dello stadio “Ivano Dorigo”.

«Già oggi (ieri, ndr) – spiega Chissalè – abbiamo fatto un sopralluogo al campo di calcio per valutare la fattibilità di un’idea che abbiamo in testa e che riguarda la realizzazione di un punto di ristoro».

La precedente amministrazione aveva pensato di costruirlo oltre le tribune in direzione Belluno stanziando 43 mila euro. Non se n’è più fatto nulla, ma almeno i soldi ci sono ancora.

«La volontà è quella di farlo in un altro posto – dice Chissalè – dobbiamo capire, e lo faremo nei prossimi giorni, se tale soluzione è attuabile. Se ci saranno i presupposti partiremo con la progettazione».

Appena più a monte c’è il palaghiaccio oggetto di critiche e di segnalazioni da parte di Chissalè e del suo gruppo sia durante gli ultimi cinque anni che durante la campagna elettorale. «Vedremo di coinvolgere il mondo del volontariato che ad Agordo è vivo – dice il neo sindaco – per ridare nel più breve tempo possibile almeno un po’ di decoro a questo luogo».

Intanto sul tavolo ci sono però le questioni formali da sbrigare: il passaggio di consegne con la precedente amministrazione, la convocazione del primo consiglio comunale e la nomina della giunta. L’ormai ex sindaco Da Roit si è complimentato lunedì sera via messaggio con Chissalè. I due si sono poi sentiti ieri sera al telefono.

La data del consiglio non è ancora stata stabilita, secondo il nuovo sindaco potrebbe però essere giovedì 13 giugno. Anche la giunta è ancora in stand-by, ma Chissalè ha già le idee chiare.

«Ho in mente i nomi delle persone – dice – ma prima voglio fare gli ultimi passaggi e voglio parlarne con i diretti interessati. Certo ogni assessore avrà al fianco uno degli altri quattro consiglieri eletti che collaborerà attivamente con lui».

Ieri comunque Chissalè, assieme ad altri componenti della lista “Per Agordo” che ha sconfitto nettamente l’altro candidato sindaco Paolo Selva Moretti, è stato in municipio per salutare e incontrare i dipendenti. Fra questi ad agosto andrà in pensione il responsabile dell’ufficio tecnico, Sergio Benvegnù.

«I bandi sia per la mobilità che per l’assunzione – spiega Chissalè – erano già stati fatti. Contiamo che questa figura essenziale per il Comune possa essere coperta entro l’estate».

Nonostante abbia alle spalle una lunga militanza nelle file dell’opposizione («la politica è una delle mie passioni – dice – e io ho sempre voluto fare qualcosa per il mio paese»), Roberto Chissalè è di fatto l’unica grande novità dell’Agordino che, alle Europee, ha intanto sposato Salvini. Su nove Comuni, sei hanno riconfermato il sindaco uscente (tre – San Tomaso, Vallada e Rocca Pietore – per la terza volta consecutiva), tre hanno ancora la medesima opposizione (Taibon, Rocca e Livinallongo, quest’ultimo con Templari al posto di Ruaz).

Negli anni precedenti a Canale e a Cencenighe erano tornati Colcergnan e Soppelsa. Gli accessi al sito di Radio Più dalle 15 di lunedì alle 15 di ieri sono stati 50 mila (di solito sono tra gli 8 e i 12 mila). Mentre la curiosità per sapere chi amministrerà assale molti, la gestione della cosa pubblica rimane questione per pochi. —



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