Palazzetti Cingolani artigiani pronti ad aprire

L’orafo ha già iniziato l’attività, altre tre aziende hanno ricevuto le chiavi Manca da assegnare un ultimo spazio a piano terra. Presto un nuovo bando

FELTRE. Si avvicina la rinascita dei palazzetti Cingolani come casa degli artigiani. Uno – l'orafo – ha già aperto e altre tre realtà hanno le chiavi in mano e stanno sistemando gli arredi dopo essere entrate provvisoriamente in occasione della Mostra dell'artigianato della scorsa settimana. «Nel momento in cui saranno pronti faremo l'inaugurazione ufficiale del primo piano, che è completo», annuncia l'assessore al commercio Sabrina Bellumat, in attesa che venga assegnato anche l'ultimo spazio, il quinto (di circa 100 metri quadri) rimasto libero al pianterreno. L'amministrazione in tal senso è ottimista: «Si sono interessate un paio di attività, che hanno già visitato il locale, che si dirama in diverse aree», racconta l'assessore. «Il motivo per il quale non è stato ancora assegnato dipende dalla rigidità del bando originario, perché è necessario avere un'attività di natura prevalentemente artigiana e non commerciale. Questo tipo di requisito formale ha fatto sì che alcuni non potessero partecipare alla precedente gara e a qualcuno abbiamo dovuto dire no».

A breve verrà pubblicato un nuovo bando. Tra poco quindi ripartirà una gara per stimolare l'ingresso di un'altra realtà artigianale in questa zona strategica di Feltre e di sollecitazioni ce ne sono tante, per cui l'amministrazione non ha timore che il locale rimanga vuoto. Si sta completando così il puzzle del rilancio dei palazzetti Cingolani È stata una corsa a ostacoli, ripensando ai contrattempi e rallentamenti incontrati lungo il percorso. Ci si è messa anche una colonna del loggiato che aveva evidenziato nelle settimane scorse alcune piccole lesioni sul capitello in pietra, che ha fatto correre ai ripari il Comune con un intervento urgente di puntellamento con una raggiera di pali in legno all'interno dei due archi a destra e a sinistra del secondo pilastro da sinistra guardando la facciata.

Nonostante questo imprevisto, non ci sono intoppi per l'insediamento delle aziende appartenenti al comparto dell'artigianato artistico e tradizionale assegnatarie dei nuovi locali ristrutturati dall'amministrazione comunale proprio a questo scopo. Anzi, c'è stata un'accelerata con l'approvazione del contratto di locazione. C'è un orafo; c'è una ditta che realizza pannelli decorativi, insegne, dipinti su tavole, icone e piccoli restauri oltre alla progettazione di meridiane; c'è un laboratorio di lavorazione e c'è un'aggregazione di imprese mirata alla valorizzazione di prodotti locali che ha vinto il bando di cui il Comune si era fatto sostenitore per una start-up d'impresa con l'utilizzo di contributi sul fondo sociale europeo.

Raffaele Scottini

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