Palazzo Balbi punta al 71% della società

BELLUNO. Non solo Certottica. Il piano di razionalizzazione delle partecipate regionali interessa anche Veneto Strade. Non è un mistero che la Regione punti ad aumentare la sua quota all’interno...

BELLUNO. Non solo Certottica. Il piano di razionalizzazione delle partecipate regionali interessa anche Veneto Strade. Non è un mistero che la Regione punti ad aumentare la sua quota all’interno della società che la momento vede come soci di maggioranza le Province. Questa volta, però, la delibera regionale 324 portata in giunta lo scorso 22 marzo mette nero su bianco a quanto punta palazzo Balbi: almeno il 71% del capitale sociale.

Il punto di partenza è il 30%. Questa la quota attualmente detenuta dalla Regione Veneto. La società vede tra gli altri soci le Province venete (con una quota del 7,147% ciascuno per un totale del 50% delle azioni) e quattro società autostradali operanti nel territorio regionale (5% ciascuno). Inizialmente Veneto Strade aveva sottoscritto una convenzione di concessione con la Regione e con le singole amministrazioni provinciali per la gestione della rete stradale in concessione. Nel corso degli anni però i tagli statali hanno portato le Province a diminuire i trasferimenti alla società. Rimane ancora vigente la convenzione con la Provincia di Belluno, per la quale Veneto Strade gestisce la rete ex Anas e le provinciali storiche (308,9 di ex Anas e 396,4 di provinciali storiche).

In questo contesto la Regione ha chiesto a Veneto Strade un piano di risanamento aziendale per ridurre i costi di funzionamento della società e ha dichiarato di voler diventare socio di maggioranza. «Indispensabile» si legge nella delibera, «diviene la determinazione del valore economico della società e la condivisione di un percorso con i soci volto anche a recepire il loro interesse all’eventuale cessione delle azioni possedute». L’obiettivo dichiarato è mantenere attiva Veneto Strade. (v.v.)

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