Palazzo Fulcis, al via i lavori di restauro

Dovrebbero finire entro novembre 2014. Ieri presentato l’intervento che è costato alla Fondazione Cariverona 10 milioni

BELLUNO. Partiranno la settimana prossima i lavori di restauro di Palazzo Fulcis, che diventerà la nuova sede del museo della città e della provincia.

I costi. La gran parte del palazzo è stata acquistata dalla Fondazione Cariverona per 1.9 milioni di euro, a questi si sono aggiunti 7.267.000 per i lavori oltre a 1.1 milioni di euro per la progettazione e l’analisi dello stato del palazzo. Inoltre la Fondazione veronese ha in programma anche il restauro dei reperti longobardi trovati nel palazzo, che saranno inseriti nel nuovo museo (153mila euro)

La Fondazione Cariverona, ad oggi, è proprietaria di una porzione ridotta del piano terra, della quasi totalità del primo piano e di due porzioni di discreta entità sia al secondo che al terzo piano. Il palazzo come oggi si presenta, è l’esito dell’intervento messo in atto nel 1776 dall’architetto Valentino Alpago Novello che unificò le tre diverse facciate.

La Fondazione bancaria veronese aveva cercato di acquistare l’intero immobile, ma i proprietari non hanno accettato l’offerta. «L’attenzione della Fondazione per la cultura c’è e c’è sempre stata», ha sottolineato Fausto Sinagra direttore generale della Fondazione, ricordando come ieri ci sia stata anche la firma dell’accordo che prevede l’acquisto della statua di Pomodoro per 320mila euro, soldi già consegnati al Comune a cui la statua è stata concessa in comodato per 20 anni.

I tempi dei lavori. I lavori, secondo quanto previsto dal bando di gara, durerranno mille giorni, dovendo concludersi nel novembre 2014. Il progettista e direttore dei lavori è la società Arteco Srl dell’architetto Luigi Calcagni, mentre l’impresa esecutrice sarà l’associazione temporanea di imprese costituita dalla Costruzioni Bortoluzzi Celeste e dalla Decorart snc di Verona.

«Un impegno non indifferente», come ha ribadito Marco Bortoluzzi della omonima ditta, «molte sono le aspettative e per questo lavoreremo con orgoglio e senso di responsabilità».

Il nuovo museo. L’idea di ristrutturare palazzo Fulcis risale al 2001, come ha sottolineato Paolo Conte, consigliere di amministrazione della Fondazione Cariverona, «vista la sua rilevanza storico-artistica a cui si è aggiunto poi il reperimento dei reperti di epoca longobarda risalenti a una tomba di un dignitario con armi e croci d’oro. Purtroppo ci sono voluti dieci anni per riuscire a realizzare il progetto di trasformarlo in un museo di valenza provinciale», ha tenuto a sottolineare Conte, che ha aggiunto: «Sarà un museo straordinario, che proietterà la città al di fuori dei suoi confini e che necessiterà di una regia provinciale».

Lo stesso sindaco Antonio Prade, ha ribadito come palazzo Fulcis rappresenti «uno dei pezzi fondamentali e portanti del quadrilatero della cultura bellunese, insieme a palazzo Bembo e all’auditorium». L’assessore Fabio Da Re ha parlato di un momento importante per il turismo culturale, annunciando però di lavorare a ben «sei progetti importanti che vanno dal miglioramento energetico (casa clima e non solo) allo sviluppo culturale».

A palazzo Fulcis sarà traslocato il Museo civico, come ha ribadito l’assessore Maria Grazia Passuello, parlando così «di una prospettiva di grande respiro per la cultura bellunese».

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